Melania, il legale di Parolisi
«Querela per le notizie sui trans»

Salvatore Parolisi venerdì all'uscita dalla Procura di Ascoli dopo l'interrogatorio (foto Ansa/Cristiano Chiodi)
Salvatore Parolisi venerdì all'uscita dalla Procura di Ascoli dopo l'interrogatorio (foto Ansa/Cristiano Chiodi)
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Lunedì 27 Giugno 2011, 13:09 - Ultimo aggiornamento: 27 Luglio, 22:02
ROMA - I difensori di Salvatore Parolisi, indagato per l'omicidio della moglie Melania Rea, hanno annunciato di aver predisposto una querela contro quei mezzi di informazione che hanno diffuso notizie assolutamente false relative a presunti contatti o rapporti di Parolisi con soggetti transessuali». Lo ha reso noto l'avvocato Valter Biscotti, che insieme al collega Nicodemo Gentile, difende il caporalmaggiore dell'Esercito. «La stessa denuncia - fa sapere Biscotti - verrà trasmessa ai vertici aziendali della Rai», ossia al direttore generale Lorenza Lei.



Parolisi venerdì scorso ha deciso di non rispondere alle domande dei magistrati della Procura di Ascoli nel suo primo interrogatorio da indagato. I pm, Umberto Monti, Ettore Picardi, Carmine Pirozzoli e Cinzia Piccioni, hanno disposto il divieto di pubblicazione, oltre che del contenuto del verbale, anche degli atti e degli accertamenti irripetibili dell'inchiesta. Lo stop include anche l'esito dell'autopsia effettuata dall'anatomopatologo Adriano Taglibracci e i risultati degli accertamenti condotti dai carabinieri del Ris. Sono escluse invece le risultanze del lavoro del Ros su tabulati, celle e traffico telefonico, in quanto si tratta di atti ripetibili.



Per i magistrati è anche un modo per stoppare il circo mediatico che si è scatenato intorno all'inchiesta, con troupe televisive che da tutta Italia arrivano al Palazzo di Giustizia, nonchè puntate su puntate di talk show e trasmissioni varie dedicate al caso e, spesso, ai suoi aspetti più pruriginosi. Una sovraesposizione che potrebbe distorcere qualche testimonianza («le persone cambiano davanti alle telecamere» commenta una fonte inquirente). Oppure ferire la sensibilità dei familiari di Melania. Come è avvenuto per la diffusione del filmino del matrimonio della giovane donna e Salvatore, che non è stata affatto gradita dal padre Gennaro Rea, dalla madre Vittoria e dal fratello Michele. Dopo avere condannato con durezza la scelta di Parolisi di avvalersi della facoltà di non rispondere, i familiari infatti stanno valutando la possibilità di iniziative legali per impedire a chiunque di usare e diffondere quelle immagini.
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