Loris Stival, interrogatorio di garanzia
per la mamma. Al setaccio i suoi computer

Veronica Panarello
Veronica Panarello
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Giovedì 11 Dicembre 2014, 17:39 - Ultimo aggiornamento: 12 Dicembre, 21:18

CATANIA - È arrivato il Gip Claudio Maggioni nel carcere di Catania.

È lui che sostiene l'interrogatorio di garanzia per la convalida del fermo di Veronica Panarello, che è al via. Il Giudice per le indagini preliminari di Ragusa dovrà decidere, entro domani sera, dopo avere sentito la donna e letto gli atti del fascicolo, se convalidare il fermo e se emettere ordinanza di custodia cautelare nei confronti dell'indagata. I reati ipotizzati sono omicidio aggravato e occultamento del cadavere del figlio Loris, di 8 anni.

La convalida entro domani. Partecipano all'interrogatorio anche il Procuratore di Ragusa Carmelo Petralia, il pm Marco Rota, che coordinano l'inchiesta, e il legale della donna, l'avvocato Francesco Villardita.

Il video. C'è un video di 30-40 minuti nel quale gli investigatori hanno ricostruito tutti gli spostamenti effettuati da Veronica Panarello la mattina del 29 novembre, il giorno della scomparsa di Loris.

Il filmato è stato montato in questi giorni e verrà mostrato dal Gip di Ragusa alla madre di Loris nel corso dell'udienza di convalida del fermo. Per realizzare il video, gli investigatori hanno preso tutte le immagini delle telecamere di Santa Croce Camerina che riprendono l'auto di Veronica, una ventina circa, e le hanno montate dando loro un ordine sequenziale in base alla ricostruzione ipotizzata per l'omicidio. Quella mattina infatti, l'auto della mamma di Loris è stata di fatto pedinata dalle telecamere per circa un'ora e mezzo, da poco dopo le 8.30 a pochi minuti prima delle 10.

Il legale. «Non so se la signora si avvarrà della facoltà di non rispondere, o se parlerà con il Gip: è lei che decide». Lo ha detto l'avvocato Francesco Villardita, prima di entrare nel carcere di Catania, senza fare previsioni sulla linea di difesa della sua assistita.

«Richiesta di perizia psichiatrica? Adesso non sappiamo quello che dobbiamo fare», ha poi detto l'avvocato. «Al momento non sto pensando nulla. I voglio solo verificare gli atti. Voglio vedere cosa dirà oggi la signora, se si avvale della facoltà di non rispondere o se risponde e poi ve lo faremo sapere». Sull'esistenza di un altro cellulare in uso a Veronica Panerello, il difensore ha detto «non ne so niente».

I computer della sospetta. Le specialità della polizia di Stato, Scientifica e Postale stanno passando al setaccio ogni strumento informatico di Veronica Panarello. Lo si apprende da fonti qualificate della Questura del capoluogo ibleo. Contemporaneamente vengono svolte dagli esperti della polizia di Stato ulteriori e approfondite analisi sulle auto in uso alla donna e a Fidone, come pure su diverso materiale, oggetto di sequestro nei giorni scorsi.

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