Lavoro, fiducia alla Camera con 344 sì
Irpef, 80 euro al mese fino a 24 mila euro

Lavoro, fiducia alla Camera con 344 sì Irpef, 80 euro al mese fino a 24 mila euro
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Mercoledì 23 Aprile 2014, 19:07 - Ultimo aggiornamento: 24 Aprile, 12:09
ROMA - La Camera ha votato la fiducia al governo sul decreto lavoro con 344 s, 184 no.



DECRETO IRPEF In arrivo, finalmente, il decreto per ridurre l'Irpef nel 2014. Lo sconto - prevede il testo finale di cui l'ANSA ha preso visione - sarà di 640 euro, 80 al mese fino a dicembre, per i contribuenti con reddito fino a 24.000 euro. Esclusi gli incapienti (chi non paga Irpef perchè le detrazioni superano il dovuto). Da 24.000 a 26.000 euro il bonus decresce fino a zero.



RENZI: NON E' UNO SPOT ELETTORALE «Non è un provvedimento elettorale ma una rivoluzione nel modo di concepire il rapporto tra stato e cittadini, la campagna elettorale non c'entra niente. Datevi pace, i soldi arrivano e la rivoluzione nel rapporto tra cittadini e Stato è iniziato e a chi fa polemica rispondiamo lavorando e non inseguendo le meschinità altrui». Così Matteo Renzi, su twitter, risponde alle critiche al dl Irpef.



PADOAN: EFFETTI SUL PIL Il bonus di 80 euro «avrà ripercussioni positive sul Pil in quanto le famiglie potranno spendere di più e le imprese saranno stimolate a investire e, di conseguenza, a creare maggiore lavoro». Lo ha detto all'ANSA il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, a Madrid non escludendo che si possa superare la previsione di +0,8% del Pil



TAGLI PER 240 MILIONI AI MINISTERI Tagli per 240 milioni di euro, invece dei precedenti 200, che andranno divisi fra i Ministeri e, adesso, anche la Presidenza del Consiglio, precedentemente esclusa. È quanto emerge dal testo finale del Dl Irpef di cui l'ANSA ha preso visione. Le voci di spesa da ridurre vanno individuate con decreto del Presidente del consiglio entro 15 giorni dall'entrata in vigore del decreto.



INTERVENTO STRUTTURALE NEL 2015 Il bonus previsto dal Dl Irpef è adottato «in attesa dell'intervento normativo strutturale da attuare con la legge di stabilità per l'anno 2015». Lo prevede espressamente l'articolo uno del testo finale del decreto che parla di riduzione della pressione fisco-contributiva da realizzare con riqualificazione strutturale della spesa.



CALO 2015 Il calo dell'Irpef del 2015 non parte da zero. Arriva un fondo-portafogli, finalizzato a benefici per i lavoratori dipendenti, nel quale il decreto appena approvato ha inserito gli effetti 'strutturalì dei tagli adottati. Prevede 2,7 miliardi per il 2015, 4,7 per il 2016, 4,1 per il 2017 e 2,0 a decorrere dal 2018: in totale 13,6 miliardi.



RENDITE FINANZIARIE Scatta dal primo luglio l'aumento dal 20% al 26% dell'aliquota sulle rendite finanziarie che interesserà anche i dividendi staccati successivamente, le plusvalenze di azioni e fondi, nonchè interessi su conti correnti e depositi postali. L'aumento non tocca i titoli di Stato, come Bot e Btp. Lo prevede il testo finale del decreto.



TAGLIO 5% A CONTRATTI P.A. Le amministrazioni pubbliche potranno ridurre del 5% gli importi dei contratti per beni e servizi. I contratti possono essere rinegoziare in funzione della riduzione ed è fatta salva la possibilità di recedere entro 30 giorni senza penali. Le amministrazioni potranno stipulare nuovi contratti usando le convenzioni-quadro della Consip S.p.A., delle centrali di committenza regionali o tramite affidamento diretto. Lo prevede il testo finale del decreto.



15 MILIARDI DA LOTTA ALL'EVASIONE Almeno 15 miliardi nel 2015 dalla lotta all'evasione. È la previsione contenuta nel Dl Irpef: il Governo varerà un programma per conseguire nel 2015 un aumento «di almeno 2 miliardi di entrate dalla lotta all'evasione fiscale» rispetto al 2013, quando, ha spiegato recentemente l'Agenzia delle Entrate, gli incassi sono stati di 13 miliardi.



Il Governo - recita il testo del dl - «entro sessanta giorni dall'entrata in vigore del presente decreto, presenta alle Camere un rapporto sulla realizzazione delle strategie di contrasto all'evasione fiscale, sui risultati conseguiti nel 2013 e nell'anno in corso, nonchè su quelli attesi, con riferimento sia al recupero di gettito derivante da accertamento di evasione che a quello attribuibile alla maggiore propensione all'adempimento da parte dei contribuenti, come effetto delle misure e degli interventi definiti». Allo stesso tempo, arriva un'aggiunta rispetto al testo di venerdì scorso: «anche sulla base degli indirizzi delle Camere, il Governo definisce un programma di ulteriori misure ed interventi al fine di implementare, anche attraverso la cooperazione internazionale ed il rafforzamento dei controlli, l'azione di prevenzione e di contrasto all'evasione fiscale allo scopo di conseguire nell'anno 2015 un incremento di almeno 2 miliardi di euro di entrate dalla lotta all'evasione fiscale rispetto a quelle ottenute nell'anno 2013».