Iraq, strage di yazidi
500 morti pure donne e bimbi

Iraq, strage di yazidi 500 morti pure donne e bimbi
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Domenica 10 Agosto 2014, 19:03 - Ultimo aggiornamento: 19:05
BAGHDAD - Le persone private della casa in Iraq dipendono da noi. Invito tutti a pregare e, quanti possono, ad offrire un aiuto concreto. È quanto chiede Papa Francesco nel nuovo tweet lanciato dal suo account Pontifex.



Fughe e fosse comuni Sono riuscite a fuggire 20.000 delle almeno 40.000 persone della minoranza degli Yazidi intrappolate da giorni sui monti di Sinjar, in Iraq, sotto la minaccia dei jihadisti dello Stato islamico (ex Isis). Lo riferisce l'Afp. Già ieri i combattenti curdi avevano annunciato di aver aperto un primo corridoio come via di fuga.

Ma il ministro dei diritti umani del governo iracheno ha parlato di una fossa comune con cinquemila yazidi nel nord dell'Iraq.



L'Italia si muove «Stiamo chiaramente valutando una serie di altre iniziative in questi giorni che non riguarderanno probabilmente soltanto il ministero degli Esteri ma potranno riguardare anche quello della Difesa», il ministro degli Esteri Federica Mogherini ha risposto così su Rainews24 a una domanda su un possibile coinvolgimento militare italiano in Iraq.



Russia e Usa Il segretario di stato, John Kerry, ha avuto un colloquio telefonico con il suo omologo russo, Sergei Lavrov. I due hanno discusso la situazione in Iraq e si sono detti d'accordo sulla necessità di sostenere le forze di sicurezza irachene e le forze curde contro l'Isis.







La diplomazia Il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius ha lasciato Parigi alle prime ore del mattino per recarsi in Iraq. Lo si apprende dal Quai d'Orsay. Fabius sarà prima a Baghdad, dove incontrerà il suo omologo iracheno Hoshyar Zebari poi a Erbil, capitale del Kurdistan, dove troverà il presidente della regione Massud Barzani. A Erbil, Fabius sovrintenderà alla consegna di aiuti umanitari destinati dalla Francia ai civili in fuga dall'avanzata dei jihadisti.



Gli aiuti La Gran Bretagna ha cominciato a paracadutare i primi aiuti umanitari alle popolazioni in Iraq minacciate dall'avanzata dei jihadisti nel nord Iraq: lo ha detto oggi un portavoce del ministero dello Sviluppo internazionale confermando così le indiscrezioni pubblicate ieri dalla Bbc online. Due aerei Hercules C130 sono partiti ieri dalla base di Brize Norton (centro) con un carico di viveri oltre a tende da campeggio e filtri per l'acqua e lampade a energia solare. I beni sono stati paracadutati sul monte Sinjar, dove sono intrappolati migliaia di Yazidi, perseguitati in Iraq dai miliziani islamici che li ritengono miscredenti per la fede che professano.


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