Governo in caduta libera nei sondaggi:
Berlusconi corre ai ripari

Silvio Berlusconi (foto Danilo Schiavella - Ansa)
Silvio Berlusconi (foto Danilo Schiavella - Ansa)
di Marco Conti
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Sabato 15 Maggio 2010, 14:02 - Ultimo aggiornamento: 13 Giugno, 23:25
ROMA (15 maggio) - Una busta piena di dvd di Blockbuster varca in serata il portone di palazzo Grazioli. Silvio Berlusconi febbricitante e ancora preda della lieve indisposizione, come la definisce Gianni Letta per giustificare l’assenza del premier alla tradizionale festa della Polizia. Difficile sapere se quei dvd arriveranno nelle stanze del Cavaliere. Certo è che, salvo Letta e Bonaiuti ieri nessuno, nemmeno il sempre presente Niccolò Ghedini, è andato a turbare il riposo del premier.



L’umore del Cavaliere non è dei migliori. Per tutto il giorno, in tuta e vestaglia, Berlusconi si gira tra le mani le percentuali dei sondaggi che danno governo e ministri in caduta libera dopo l’affaire-Scajola e l’inchiesta G8. Al punto che ieri pomeriggio Berlusconi ha preso nuovamente carta e penna per ribadire ciò che ha già detto tre giorni fa cenando con un gruppo di imprenditori («nessuna impunità per chi ha sbagliato»). Con un’aggiunta però non da poco: «Basta con queste assurde isterie, con queste liste di proscrizione».



Cinque righe in perfetto equilibrio tra l’esigenza di dover dare risposte ferme a un elettorato insoddisfatto e che invade di email le caselle del partito, e il dna garantista che ha sempre caratterizzato il centrodestra berlusconiano, da sempre pronto a scattare contro le toghe politicizzate.



Vuoto palazzo Grazioli, deserta ormai da giorni anche l’aula di Montecitorio dove impazzano scolaresche in visita guidata. «E’ tutto fermo, siamo in attesa dei fuochi d’artificio, ma così è la paralisi», spiega desolato un deputato-Pdl che alla buvette di Montecitorio azzanna un panino.



Stretto tra inchieste e crisi economica, Berlusconi studia ormai da giorni l’exit strategy. Con un occhio alle indiscrezioni dei giornali e un altro ai mercati, prima di procedere alla sostituzione di Scajola, attende che il vento si plachi. La dovuta accelerazione sul ddl anti-corruzione lo fa masticare amaro e si innervosisce al solo pensiero che qualcuno dei suoi ministri e parlamentari possa aver abusato della sua fiducia.



La tentazione di cavalcare la voglia di pulizia che si respira nell’elettorato è però frenata dal timore che alla fine «il frullatore» possa non risparmiare anche suoi strettissimi collaboratori. Le novità dell’inchiesta-Anemone hanno spinto la sera precedente Guido Bertolaso sino a palazzo Grazioli.



Oggi il capo della Protezione Civile presenterà il suo successore, l’ex prefetto dell’Aquila Franco Gabrielli, a dirigenti e funzionari del Dipartimento. Ufficialmente Gabrielli si insedierà come vice capo dipartimento che però c’è già, ma la sovrapposizione con Vincenzo Spaziante potrebbe durare molto poco perché il tentativo di effettuare un avvicendamento soft e non per dimissioni, rischia di scontrarsi con le novità dell’inchiesta. Berlusconi vuole evitare si ripeta la traumatica uscita di Scajola e soprattutto che si assecondino dimissioni senza che vi sia stato un ben che minimo provvedimento giudiziario, ma comincia ad essere un po’ stufo dei modi di Bertolaso e delle sue esternazioni.



«Non è una nuova tangentopoli», continua a ripetere Berlusconi che viene ”salvato” e anzi, ”invocato” dal suo elettorato sul web affinché faccia pulizia dai ladri. Un elettorato che forse ricorda meglio di alcuni esponenti del Pdl i motivi attraverso i quali nel ’94 il Cavaliere spiegò il suo ingresso in politica. Un elettorato che però in questo momento potrebbe non capire la stretta sulle intercettazioni.



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