Maurizio Gasparri indagato a Roma
per peculato: rischia processo

Maurizio Gasparri
Maurizio Gasparri
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Martedì 17 Dicembre 2013, 12:21 - Ultimo aggiornamento: 18 Dicembre, 19:56
ROMA - Il senatore Maurizio Gasparri rischia il processo per l'accusa di peculato. Secondo la Procura di Roma si sarebbe appropriato di 600mila euro, in qualità di presidente del gruppo Pdl al Senato, poi versati per intestarsi una polizza sulla vita.



L'accusa di peculato. Secondo gli inquirenti Gasparri il 22 marzo scorso si «appropriava di 600 mila euro per l'acquisto» della polizza. Nel capo di imputazione i pm sottolineano che Gasparri si appropriava dei soldi in qualità di «senatore della Repubblica e presidente del Gruppo parlamentare Pdl»: «aveva sul conto corrente presso la Bnl Senato a lui intestato in qualità di Presidente la disponibilità di denaro proveniente dal bilancio del Senato a titolo di contributo al funzionamento dell'ufficio di presidenza».



Le carte. Secondo l'accusa Gasparri avrebbe il 1 febbraio di quest'anno proceduto «al riscatto anticipato della polizza e alla restituzione dei 600 mila euro al gruppo Pdl al Senato a seguito di specifiche richieste della direzione amministrativa del gruppo». La polizza, si legge nel capo di imputazione, è stata liquidata nel febbraio scorso «in 610.697,28 euro». Successivamente la somma di 600 mila euro, scrivono i pm, fu restituita da Gasparri «a seguito di specifiche richieste della Direzione amministrativa del gruppo Pdl». La restituzione avvenne in due tranche con due distinti bonifici da 300 mila euro fatti il 20 febbraio e il 12 marzo scorsi.




L'avviso di chiusura indagini. Militari del nucleo speciale di Polizia valutaria della Guardia di Finanza hanno notificato a Gasparri l'avviso di chiusura indagini.
Il provvedimento di chiusura indagini è stato firmato dal procuratore capo di Roma, Giuseppe Pignatone, dagli aggiunti Rossi e Caporale e dai sostituti procuratori Orano e Pioletti. La notifica è avvenuta presso lo studio dell'avvocato Giuseppe Valentino, difensore di Gasparri.



Gasparri: accuse false. «Non mi sono appropriato di nulla! Ritenevo comunque di aver chiarito agli organi competenti in maniera puntuale la vicenda relativa alla gestione dei fondi del gruppo parlamentare del Pdl al Senato.
L'operazione in questione mi era stata proposta dalla banca che da sempre ha i suoi uffici in Senato e tutto è stato fatto con grande trasparenza e nell'interesse del gruppo stesso», si è difeso Gasparri. «Apprendere che nonostante gli elementi forniti questi fatti non siano stati archiviati e anzi siano state avviate ulteriori procedure - ha aggiunto - mi provoca grande turbamento e disagio, ma ho la coscienza tranquilla perché, come sempre, ho operato con correttezza e linearità. Mi auguro che questa storia così sgradevole, i cui termini francamente riesce difficile comprendere, possa essere chiarita e definita al più presto. Appena avrò esaminato la documentazione replicherò sugli aspetti specifici».