Falsi terremotati a Forum su Canale 5
E' bufera, monta la protesta sul web

La signora Marina intervenuta a Forum (foto Ansa)
La signora Marina intervenuta a Forum (foto Ansa)
5 Minuti di Lettura
Lunedì 28 Marzo 2011, 14:30 - Ultimo aggiornamento: 27 Aprile, 23:14
ROMA - Bufera su Forum. A distanza di due anni dal terremoto, una televisione di Stato, visto che rientra nelle propriet del presidente del Consiglio, si permette di trasmettere uno spot contro L'Aquila attraverso una devastante rappresentazione di una tragedia». Lo denuncia l'assessore alle Politiche Sociali dell'Aquila, Stefania Pezzopane, riferendosi alla vicenda della finta terremotata aquilana intervenuta a Forum, la trasmissione di Canale 5 condotta da Rita Dalla Chiesa. Nella puntata trasmessa venerdì sera si era discussa una causa tra due coniugi sedicenti aquilani. Si trattava in realtà di una donna di Popoli, che oggi ha chiesto scusa, e di un uomo di Ortona, che nemmeno si conoscevano.



«I protagonisti - ha aggiunto la Pezzopane - non erano aquilani e la loro storia non è mai esistita, ma soprattutto è inaccettabile che partendo da una storia non vera si sia voluto fare uno spot che falsifica la situazione in cui versa la popolazione». Nel corso della puntata la donna della coppia, nel ringraziare il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per il lavoro fatto all'Aquila, ha detto, tra le altre cose che "tutte le attività commerciali hanno riaperto" e che il capoluogo "é in piena ricostruzione e sta tornando come prima", mentre per quanto riguarda gli sfollati assistiti "sono rimasti fuori solo trecento, quattrocento persone: stanno in hotel perché gli fa pure comodo, mangiano, bevono e non pagano nulla, pure io ci vorrei andare". Nella puntata la finta terremotata ha detto poi frasi come: "l'Aquila è ricostruita", "ci sono case con giardini e garage" e "la vita è ricominciata".



Secondo l'assessore Pezzopane «c'é un solo modo per risarcire gli aquilani» dopo questa messa in scena: «Venga Rita dalla Chiesa all'Aquila a vedere come vive la gente in quelle case e negli alberghi e a vedere anche come muore la gente, come si ammala e nonostante tutto come resiste».



«Non mi aspettavo di essere messa in mezzo personalmente e con tutta la trasmissione in un discorso politico che con la causa che abbiamo trattato non c'entra assolutamente niente», ha replicato in diretta, questa mattina su Canale 5, la conduttrice di Forum. «La signora ha espresso le sue idee - ha aggiunto la conduttrice - il marito ne ha espresse delle altre. Noi non mettiamo il bavaglio a nessuno, siamo una televisione libera».



In riferimento all'indignazione che si è diffusa sui social network ha aggiunto: «Io non accetto che voi mi diciate vergognati. Non accetto che tiriate fuori il nome di mio padre che non c'entra niente con questa cosa. Cerco di essere corretta sempre, soprattutto facendo questa trasmissione. È stato un passaparola inutile e crudele verso di noi che per quanto riguarda il problema politico non c'entriamo assolutamente niente. L'Aquila è stata ed è nei nostri cuori sempre. Noi però non siamo sul posto, non possiamo sapere la verità solo gli aquilani la possono sapere».



Mediaset difende la conduttrice del programma. «Lo scontro politico per quanto aspro non può arrivare a spargere veleni su una conduttrice e un programma che ogni giorno, in diretta, danno spazio alle ragioni, alle amarezze e alle speranze della gente comune - dice una nota - La puntata al centro delle accuse di alcuni politici ha avuto l'unico torto di lasciare esprimere in diretta una signora abruzzese che, al di là della vicenda personale che la riguardava, ha espresso valutazioni soggettive sul dopo terremoto. Arrivare a ipotizzare che le affermazioni spontanee della signora abruzzese siano frutto di un piano architettato a tavolino è un chiaro attacco strumentale che Mediaset respinge».



«La figurante di Forum è un pessimo segnale e dimostra ancora una volta il problema rappresentato dal conflitto di interessi che continua ad intossicare la vita del nostro Paese», ha commentato Vincenzo Vita, componente del Pd in commissione vigilanza. «Dispiace - ha proseguito Vita - che una persona accorta come Rita dalla Chiesa abbia prestato la sua faccia, spero in maniera inconsapevole, a una operazione squallida e pericolosa. Quando la realtà e i fatti condannano senza appello il fallimento del Governo e di Berlusconi ecco che, grazie alle sue tv, la situazione si ribalta. Un fondale e un manipolo di figuranti a pagamento, che recitano le verità scritte a Palazzo Chigi, e il gioco è fatto. Ecco che la verità capovolta, il terremoto dell'Aquila diventa un trionfo. Tutto diventa uno scenario dove il monopolista dell'informazione può farla da padrone. Un Truman show in sedicesima, sempre più presente e sempre più soffocante e a cui questo paese deve trovare la forza di sottrarsi».



«Solo nei regimi totalitari vi è un controllo dell'informazione, una disinformazione così plateale quale quella avvenuta la settimana scorsa», ha detto Antonio Di Pietro, leader dell'Idv. «Si è fatto scambiare per terremotati - ha accusato Di Pietro - persone che terremotate non erano, e soprattutto si è fatto credere agli italiani che L'Aquila è risorta ed è piena di fiori e giardini, mentre c'è dramma e distruzione, disperazione e ancora abbandono. Ci si chiede fino a che punto lo stato democratico non venga messo in discussione».



«Con l'ennesimo spot del governo, consumato questa volta sulla pelle degli aquilani, siamo all'apice della peggiore televisione», ha aggiunto il senatore dell'Italia dei Valori Alfonso Mascitelli. «Non ho mai sentito - prosegue - tante falsità insieme. Che Forum fosse una trasmissione dove i partecipanti inventano tutto è cosa risaputa, ma che si potesse arrivare a speculare così sul dolore della gente è una sconcezza senza precedenti».



«La finta aquilana a Forum, pagata 300 euro per leggere un copione, oltre a suscitare ribrezzo e rabbia, è la dimostrazione lampante di quanto pericoloso sia il conflitto di interessi del premier. La realtà asservita al potere, in questo caso politico e mediatico, combina sfaceli», ha detto Alessandro Pignatiello, coordinatore della segreteria nazionale del Pdci-Federazione della sinistra.



La protesta e l'indignazione degli aquilani è arrivati anche sul web e sui social network. «Mi chiedo quale sia il limite della decenza e della legalità - afferma un lettore in una mail -. L'ennesima falsa intervista pro-governo mandata in onda da Mediaset nel tentativo, spesso riuscito, di prendere in giro gli italiani che la guardano richiede non solo indignazione ma il passaggio alle vie legali. Conduttori, autori e responsabili del programma non sono perseguibili per legge? Quando finirà questo scempio?».




© RIPRODUZIONE RISERVATA