Statali, premi a chi denuncia
la corruzione dei colleghi

Una mail anti corruzione
Una mail anti corruzione
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Lunedì 15 Dicembre 2014, 18:28 - Ultimo aggiornamento: 16 Dicembre, 16:26
ROMA - La nuova mossa contro la corruzione, sarà una e-mail criptata. L'Agenzia delle Entrate attiva un piano di lotta alla corruzione. E chiede la collaborazione di tutti i 40.000 dipendenti per segnalare le mele marce.



MELE MARCE «Il fenomeno è limitato ma lo faremo scomparire - annuncia il direttore generale Rossella Orlandi - Non possiamo girare la testa dal'altra parte. Dobbiamo essere ed apparire imparziali, rispettosi della legge. Altrimenti il danno è enorme». Per l'annuncio la «numero uno» delle Entrate sceglie il centro dell'Aquila, martoriato prima dal terremoto poi dai tentativi di corruzione. Già perchè il fenomeno della corruzione è strettamente connesso con quello dell'evasione fiscale, che impegna gli uomini del fisco. L'inchiesta sulla Mafia nella Capitale, ad esempio, avrà certamente risvolti fiscali. «Ma bisogna attendere la fine delle indagini per avere accesso ai documenti». È già in corso, invece, un cambio di clima internazionale, che limita la concorrenza sleale tra Paesi in campo fiscale. E questo sta già portando i primi effetti. Ci sono «vari segnali» di ritorno in Italia delle imprese. «Dopo il rientro del Gruppo Prada ce ne sono altri che lo stanno valutando di ritornare», dice Orlandi che risponde così ad una risposta sul trasferimento della sede fiscale Fiat in Gran Bretagna. «Certo spiace ma la Fiat ha spiegato le ragioni e paga le tasse sui suoi stabilimenti italiani in Italia», spiega. E aggiunge, senza però voler fare polemica: «Mi piacerebbe anche segnare che serve orgoglio di appartenenza. In Germania ci sono le aliquote come quelle italiane eppure non credo che nessuno abbia mai immaginato che la Mercedes possa andare via dalla Germania».



IL PIANO È però sulla corruzione che l'Agenzia delle Entrate annuncia l'arrivo a breve di un piano di contrasto interno. Non ci sarà solo la mail, ma anche un gruppo di ascolto. Sarà tutelata la privacy di chi farà le denunce. La Orlandi stessa ricorda la sua esperienza in Piemonte (che portò all'arresto di due dipendenti) e anche le norme già attivate, come la possibilità di licenziare senza attendere la fine del processo penale, la dichiarazione patrimoniale richiesta ai dirigenti e il forte turn over degli incarichi. A questo si aggiungerà anche un progetto per raccogliere le segnalazioni dei contribuenti. Che questo sia il fronte su cui prevenire la corruzione lo spiega anche il presidente dell'Autorità, Raffaele Cantone. Al convegno delle entrate spiega che il testo unico per i dipendenti pubblici già prevede norme per il «Wistleblower», per tutelare gli informatori. «Non prevede denunce anonime - spiega Cantone - Le segnalazioni devono essere firmate, ma va garantito l'anonimato. È una assunzione di responsabilità». Che Rossella Orlandi chiede soprattutto ai dirigenti: «accettare un incarico non significa mettersi un pennacchio, ma prendere decisioni, anche difficili». È uno dei nodi dell'Italia. «Il declino del Paese - spiega il procuratore aggiunto di Milano Francesco Greco - è dovuto al peso enorme della criminalità e se non ce ne renderemo conto non abbiamo futuro». Così per dirla con le parole del presidente di Libera, don Luigi Ciotti, «la prima risposta da dare alla corruzione è l'autoriforma delle coscienze».





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