Ricostruito il primo dinosauro
era nuotatore e cacciava nei fiumi

Ricostruito il primo dinosauro era nuotatore e cacciava nei fiumi
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Giovedì 11 Settembre 2014, 20:33 - Ultimo aggiornamento: 13 Settembre, 15:51
WASHINGTON - riemerso dal getto di una stampante 3D, come dalle acque di un fiume preistorico, lo scheletro del primo dinosauro 'nuotatore' mai scoperto. Si chiama Spinosaurus aegyptiacus ed è il più grande dinosauro predatore di tutti i tempi: 6 tonnellate per 15 metri di lunghezza (2 metri in più rispetto al più grande dei T.rex), viveva e cacciava prevalentemente in acqua, nei grandi fiumi che nel Cretaceo (circa 95 milioni di anni fa) rendevano il Nord Africa un'immensa foresta tropicale. La scoperta, pubblicata su Science, è stata annunciata a Washington presso il quartier generale della National Geographic Society, che ha finanziato questa ricerca internazionale coordinata dall'università di Chicago.



L'Italia ha dato un importante contributo con i paleontologi Cristiano Dal Sasso e Simone Maganuco del Museo di Storia Naturale di Milano, insieme a Matteo Fabbri dell'Università di Bristol e Dawid Iurino dell'Università Sapienza di Roma. Sempre in Italia ha preso forma il modello in vetroresina a grandezza naturale del dinosauro: in mostra a Washington, potrebbe presto tornare a Milano in occasione dell'Expo 2015 per trovare posto a Palazzo Dugnani, antica sede del Museo di Storia Naturale. «Lavorare su questo animale è stato come studiare un alieno: è diverso da qualsiasi altro dinosauro che abbia mai visto», spiega il coordinatore dello studio, Nizar Ibrahim.



Le caratteristiche uniche che svelano l'adattamento all'acqua dello Spinosaurus aegyptiacus sono state ricostruite studiando uno scheletro rinvenuto pochi anni fa nel Sahara, oltre ad altri resti custoditi in musei di tutto il mondo. Questi dati sono stati incrociati con i documenti storici e le immagini del primo spinosauro scoperto in Egitto oltre 100 anni fa (andato poi distrutto), fino a creare un modello digitale dello scheletro che è stato riprodotto con una stampante 3D. Cruciale per la ricostruzione è stato l'enorme muso fossile conservato nel Museo di Storia Naturale di Milano: il cranio di spinosauro più completo al mondo. «Eravamo incuriositi dai grandi pori sulla punta del muso», dice il paleontologo Cristiano Dal Sasso, 'papà' del dinosauro italiano Ciro. «Per capire dove proseguivano all'interno delle ossa abbiamo eseguito una Tac, e questa ha rivelato una complessa rete sensoriale: un vero e proprio sonar che il dinosauro usava per localizzare i pesci e le altre prede anche in acque torbide e fangose, proprio come fanno i coccodrilli».



«Che lo spinosauro trascorresse gran parte del tempo in acqua ci viene confermato anche dall'anatomia del nuovo scheletro», aggiunge Simone Maganuco. «Le ossa erano dense e compatte, come quelle dei pinguini, e le gambe corte ma robuste, con piedi larghi e piatti, probabilmente palmati: erano perfette per il nuoto».





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