La rete di insospettabili dietro ai voli
con la coca della Dama Bianca

Federica Gagliardi, la Dama Bianca
Federica Gagliardi, la Dama Bianca
di Sara Menafra
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Sabato 5 Aprile 2014, 13:19 - Ultimo aggiornamento: 7 Aprile, 18:30
ROMA - stata ascoltata nei giorni scorsi, la Dama bianca Federica Gagliardi. La donna del mistero che solo quattro anni fa, nel 2010, aveva il posto d'onore sul jet privato con cui l'allora premier Silvio Berlusconi andò al G8 in Canada, è stata fermata lo scorso 13 marzo all'aeroporto di Fiumicino con 24 chili di cocaina. E da qualche giorno ha cominciato a raccontare la sua verità agli inquirenti della Dda di Napoli.



I complici Nel primo interrogatorio, che potrebbe essere il preludio a nuove audizioni nei prossimi giorni, la donna ha cercato di ricostruire la propria verità sui viaggi tra l'Italia e il Venezuela. Difficile sfuggire alle accuse, specie dopo che il 19 marzo la polizia di Caracas ha arrestato i dipendenti dell'aeroporto internazionale che l'avrebbero aiutata a sfuggire ai controlli: un agente della polizia, una funzionaria dell'aeroporto e quattro impiegati di Café Olé, un fast food dello scalo aereo. Tutti sono accusati di traffico internazionale di stupefacenti. Le indagini della procura di Napoli hanno già ricostruito che quello di inizio marzo non era il primo volo da corriere della droga. Nel corso del mese precedente, Federica Gagliardi avrebbe fatto almeno un altro volo con destinazione Venezuela.



A chiederle di fare da corriere sarebbe stato un broker, una faccia pulita conosciuta a Roma. L'uomo sarebbe a capo di una rete di insospettabili capace di gestire i viaggi di soggetti senza precedenti specifici e di organizzare tratte internazionali di cocaina.



Nell'indagine del pm Pierpaolo Filippelli, emerge appunto una struttura dai due volti: una presentabile fatta da «broker», gli intermediari; l'altra, quella degli acquirenti, gruppi criminali tra cui diversi clan della camorra napoletana ma anche spacciatori romani.. Nei giorni scorsi, il procuratore aggiunto Francesco Greco aveva spiegato che il sequestro di cocaina che aveva portato all'arresto della Gagliardi non è il primo: «Ce ne sono stati altri in questi mesi nell'ambito di questa stessa inchiesta».