Cybersex, il sesso telematico
aiuta il rapporto di coppia

Cybersex
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Sabato 11 Ottobre 2014, 15:23 - Ultimo aggiornamento: 13 Ottobre, 16:44
ROMA - Guardare insieme al proprio parter dei video 'hot' o scambiarsi messaggini osè con ol cellulare, possono essere due trucchi per ridare pepe a un rapporto di coppia un pò stanco. Parola di andrologi: le nuove tecnologie possono essere valide alleate sopra e sotto le lenzuola. Ma se la dimensione virtuale prende il sopravvento e il gioco occasionale si trasforma in 'overdosè, il benessere sessuale potrebbe risentirne. E i più a rischio sono i giovanissimi, che abusando del 'cybersex' potrebbero non riuscire a costruirsi una vita intima reale. Per cybersex si intendono tutti i comportamenti con cui si cerca di ottenere una gratificazione sessuale attraverso il mezzo informatico, spiegano gli specialisti dell'Associazione andrologi italiani (Assai). Dalla visione di filmati a chatline e webcame, fino al 'sexting' via telefonino. «E sembra proprio che siano molte le coppie a praticarlo, al fine di aumentare le proprie fantasie erotiche e rinsaldare il rapporto di coppia», dice il presidente di Assai, Aldo Franco De Rose. Attenzione, però: «In questo campo - avverte Vincenzo Chiriaco, psicologo e psicoterapeuta di Roma - è molto difficile tracciare un confine tra ciò che è normale e ciò che è patologico. In maniera molto semplicistica e riduttiva, possiamo dire che il cybersex diviene patologico quando diventa l'unico modo per ottenere e raggiungere una gratificazione sessuale. Un abuso di cybersex potrebbe condurre all'insorgenza di disturbi sessuali quali deficit erettili, anorgasmia e vera e propria incapacità ad eccitarsi con un partner in carne ed ossa», ammonisce l'esperto.



CYBERSEX L'uomo e la donna del Terzo millennio non possono fare a meno di Internet e perciò non è opportuno demonizzarlo, osserva l'Assai. Tuttavia tutti i suoi vantaggi - come provare intensi e piacevoli sentimenti di fuga dalla realtà, o la possibilità di superare online i problemi della vita vera - in alcune persone può innescare «sensazioni di onnipotenza e, in casi più gravi, a veri e propri vissuti di depersonalizzazione». «Il cybersex per molti aspetti è vantaggioso poiché anonimo, accessibile, economico, luogo di nuove identità e per nulla ansiogeno dal punto di vista sessuale e relazionale», riflette Raffaella Longo, tecnica di riabilitazione psichiatrica a Roma. Ma «può diventare addiction», dipendenza «e soprattutto avere risvolti inaspettati per alcune persone: dagli introversi a chi ha disturbi sessuali, dai disturbi di personalità ai disturbi dell'umore. E una categoria particolarmente esposta e vulnerabile è quella dei preadolescenti e adolescenti - evidenzia l'esperta - Non tanto per il rischio comunque probabile di sviluppare una dipendenza da cybersex, ma perché sono più fragili, immaturi psicologicamente e sessualmente, e fortemente condizionabili da forti stimoli visivi e uditivi proposti sul web». In conclusione, dicono gli andrologi Assai, «non bisogna illudersi che il web sia un canale maestro per l'educazione sessuale, come se il sesso fosse una successione di atti meccanici da ripetere banalmente senza mettere in gioco o implicare la propria individualità e la propria voglia di scoprirsi e scoprire l'altro. Ancora una volta si evidenzia l'importanza di parlare con i giovani sulla sessualità e su tutto ciò che ad essa è connessa, anche se ciò può sembrare un compito scomodo e gravoso sia per la scuola che per la famiglia».




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