Berlusconi: «Ho un'età, lascio ai giovani
Io star mondiale, vogliono farmi fuori»

Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi
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Domenica 5 Dicembre 2010, 12:36 - Ultimo aggiornamento: 1 Gennaio, 19:52
ROMA (5 dicembre) - Sono assolutamente consapevole che ho una certa et e che dovr lasciare prima o poi, ma passer il testimone quando avr terminato il programmma, e comunque mai ai maneggioni della vecchia politica: lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, intervenendo ad una manifestazione di sostegno del Pdl a Roma. «Il testimone - dice il premier - lo passerò alle nuove generazioni di politici giovani, seri e preparati, e non ai maneggioni della vecchia politica che hanno combinato e stanno combinando solo disastri e che hanno a cuore solo le loro ambizioni personali».



«Il 14 dicembre andremo in Parlamento e sono certo che avremo la maggioranza sia alla Camera che al Senato - assicura Berlusconi - Non riesco a credere che ci sia un'armata così grande di deputati creduloni che seguono questi aspiranti leader politici che portano avanti un discorso di distruzione della credibilità dell'Italia. Credo che gli italiani siano con noi e credo che avremo una maggioranza e che potremo continuare a governare perché molti di questi - ha detto riferendosi ai parlamentari del Fli - capiranno e si pentiranno e torneranno da noi e così potremo completare la legislatura».



«Casini e Fini vogliono dare il Paese alla sinistra». «Casini ha il solo fine di far fuori Silvio Berlusconi per prenderne il posto» ha detto Berlusconi che, a proposito di Fini, ha parlato di una sua«incoerenza totale» sostenendo che con Casini vuole consegnare il paese alla sinistra. «Vediamo Casini che progetti politici può portare avanti - dice il premier - Casini ha un solo progetto politico e un solo fine: vuole soltanto far fuori Silvio Berlusconi per prenderne il posto, esattamente come la sinistra che ha capito che Silvio Berlusconi per la stima che ancora ha presso il 54,6% dei cittadini italiani, è un ostacolo insuperabile per prendere il potere che è l'unico progetto politico che hanno. E adesso ci sono questi signori di centro che fino a ieri sono stati con noi che hanno certo avuto delle incoerenze incredibili».



«Da Fini incoerenza incredibile». «Quei signori che fino a ieri sono stati con noi hanno dimostrato un'incoerenza incredibile - ha detto il premier facendo intendere di riferirsi a Fini - perché è segno di un'incoerenza totale dire prima che Mussolini è un grande statista e poi che è il male assoluto, o passare dalla "Bossi-Fini" al "voto agli immigrati", o ancora dal presidenzialismo al "no al premio di maggioranza". Per ambizioni personali si mettono con la sinistra».



«Con il Terzo polo rischiamo di finire come la Grecia». «Facendo quello che vorrebbero fare questi signori nuovi alleati con la sinistra si aprirebbe una situazione di instabilità e potremmo diventare bersaglio della speculazione internazionale come la Grecia, l'Irlanda, il Portogallo e altri paesi. Sarebbe un rischio tragico. Vogliamo terminare la legislatura tenendo i conti in ordine ed evitando che il paese precipiti in una crisi e in una instabilità che anche le agenzie di rating dicono sia il rischio maggiore per il nostro paese. Perché le agenzie internazionali ci hanno confermato le tre A, ma hanno detto che ciò è sottoposto ad una condizione: il mantenimento della stabilità di governo» ma, facendo quello che vogliono fare potremmo diventare bersaglio della speculazione».



«Io star internazionale». Dopo aver definito «maneggioni», «seconde file» e «professionisti della politica» quelli che vogliono «farlo fuori», Silvio Berlusconi si autodefinisce una «star» della politica internazionale. «Pensate ad uno di questi seduto ad un tavolo internazionale a difendere le posizioni dell'Italia» ha detto il premier nel corso di un collegamento telefonico con una manifestazione del Pdl a Roma. Poi, ricordando i recenti vertici internazionali, il presidente del Consiglio ha aggiunto: «Io sono stato la star. Tutti venivano a farsi le foto con me, non solo per la mia esperienza, ma anche perché tutti mi conoscono come un tycoon e non solo per essere un politico».



Bersani: Berlusconi sempre più pericoloso. «Siamo sicuramente ad un passaggio crucialissimo - dice il segretario del Pd Pier Luigi Bersani - Man mano che si avvicinano momenti critici per lui, Berlusconi è sempre più pericoloso. Fasi come questa, quando c'è il tramonto, ma ancora non si vede l'alba, sono fasi nelle quali la nostra democrazia può subire degli strappi. Sì, l'uscita di Verdini è stata vergognosa, ma fa parte di un già sentito. E' l'idea che la Costituzione sia un orpello e che chiunque non faccia quel che Berlusconi vuole sia un traditore, un eversore. E' un'idea pericolosa che Berlusconi cerca di far entrare nel senso comune. Come l'idea del tradimento e del ribaltone».



Casini: Berlusconi è un uomo allo sbando. «Non voglio polemizzare con il premier. Berlusconi è un uomo allo sbando», ha detto questa sera Casini. «Se Berlusconi otterrà una fiducia risicata, magari di un voto solo e decidesse di andare avanti comunque io chiamo il 118 - aveva detto il leader dell'Udc intervistato da Maria Latella a Sky Tg24 - Se il presidente del Consiglio ritenesse sufficiente una maggioranza risicata, vada avanti. Ma io credo che invece dovrebbe capire, per il bene del Paese, quali sono i problemi e quali le soluzioni».



«Berlusconi ascolti persone serie, non gli sciamannati». «Se invece di seguire i consigli di qualche sciamannato Berlusconi avesse ascoltato le persone serie la sua maggioranza non si sarebbe dissolta. E invece oggi deve fare i conti con una crisi che lui stesso ha determinato».



«Il vero giorno del Giudizio è il 15, non il 14». «Per molti il 14 dicembre è il giorno del Giudizio, ma per me non lo è perché il vero giorno del Giudizio è il 15. Qualsiasi esito ci sia - dice Casini - Con un governo non più autosufficiente la speculazione internazionale potrebbe colpire l'Italia dal 15 in poi. Il 15, allora, toccherà a Napolitano decidere cosa fare. In caso di dimissioni di Berlusconi, il capo dello Stato vedrà se il premier è in grado di comporre un governo con una maggioranza più ampia, se invece venisse sfiduciato allora Napolitano non potrà che verificare se un altro del Pdl può avere la speranza di costituire un esecutivo e, in caso di rifiuto del Pdl, può incaricare una personalità diversa».



«Verdini, che autogol». «Le parole di Verdini sul Quirinale - ha detto Casini - sono imbarazzanti per lui e per gli altri. Se il Pdl avesse voluto fare un autogol migliore, non ci sarebbe riuscito...».



«Fini, anomalia trascurabile». «Il fatto che la terza carica dello Stato giochi un ruolo politico diretto è sicuramente un pò un'anomalia, ma rispetto alle anomalie che ci sono in Italia è quasi trascurabile».
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