Berlusconi: «Elettori delusi per colpa Pdl
Dalla giustizia al fisco, bruceremo tappe»

Putin e Berlusconi (foto Alexei Nikolsky - Ap/Ria-Novosti)
Putin e Berlusconi (foto Alexei Nikolsky - Ap/Ria-Novosti)
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Domenica 10 Ottobre 2010, 13:39 - Ultimo aggiornamento: 22 Ottobre, 01:23
ROMA (10 ottobre) - Berlusconi dalla Russia, dove ha incontrato Vladimir Putin per una visita informale prova a dare impulso all'azione del suo governo, partendo da una riflessione sullo stato del centrodestra e sulla realizzazione del programma, in un messaggio alla Festa della Dc di Gianfranco Rotondi: risolvere i problemi della maggioranza,

compresi quelli nel Pdl, e rilanciare l'immagine dell'esecutivo che finora ha ben fatto.



Berlusconi traccia un bilancio non completamente positivo per la sua maggioranza: «Se negli ultimi due mesi la nostra parte politica ha dato, a volte, un'immagine che non ha entusiasmato lo si deve ad alcuni errori del partito e non del governo». Parole lette come una critica alla attuale gestione del Popolo della Libertà. Berlusconi sottolinea comunque che «il Parlamento ha confermato la fiducia a larga maggioranza» e che «il Governo è determinato a bruciare le tappe: dal Federalismo, alla Giustizia, passando per il Fisco cambieremo il Paese», annuncia il Cavaliere confidando che l'appello del governo del fare e la promessa di «rivoluzione liberale» possano garantire nuova solidità all'esecutivo.



Bonaiuti: si riferiva alla separazione di Fli. «Sembra che il dibattito di questa domenica politica si stia aggirando attorno ad una frase contenuta nel messaggio del presidente Berlusconi all'amico Rotondi. Non si capisce, però, perchè gonfiare un chiaro e semplice riferimento ad un evento già noto e cioè alla separazione di alcuni componenti del Pdl - dice Paolo Bonaiuti, sottosegretario e portavoce del presidente del Consiglio - Il presidente Berlusconi ha voluto anche indicare la via condivisa da tutti i dirigenti del Pdl di una più ampia partecipazione alla vita del movimento. Non si può tirare a piacere una semplice frase».



Ma c'è chi legge nelle parole di Berlusconi il preludio a modifiche sostanziali nella organizzazione del partito, ad iniziare dall'elezione diretta dei coordinatori provinciali e dall'indicazione di quelli regionali attraverso un voto ponderato da parte degli eletti. Un'ipotesi non nuova, ma che potrebbe essere formalizzata nel prossimo ufficio di presidenza, per qualcuno propedeutica ad un cambio dei tre coordinatori nazionali, magari azzerando il triumvirato per passare al coordinatore unico. Questa ipotesi comporterebbe una revisione dello statuto, ma nel Pdl il dibattito sul futuro del partito è aperto. In tanti spingono per un ricambio. Per Mario Valducci, fra i fondatori di Liberamente (il movimento di Franco Frattini, Maria Stella Gelmini e Mara Carfagna) e impegnato nei team della libertà, riconosce che «il partito sta soffrendo e che bisogna realizzare azioni concrete per rispondere a quel malcontento che sta portando tanti »a lasciarci per andare verso altri come Fli o ad abbandonare la politica».



I finiani accolgono l'intervento di Berlusconi come una importante novità. Per Silvano Moffa c'è «la consapevolezza che le questioni poste da Fini non fossero poi così spregiudicate». «Bene Berlusconi. Il governo deve andare avanti nel fare le riforme, ma occorre rinnovare la politica», dice Adolfo Urso, coordinatore nazionale di Futuro e Libertà, per il quale «se il Pdl non va, ora ci siamo noi di sprone all'intera coalizione magari con un nuovo patto di coalizione con una road map per le riforme, a cominciare da quella fiscale».



Idv: Berlusconi prende in giro se stesso. «A furia di ripeterle come un mantra, Berlusconi si è convinto che le storielle che racconta sono vere - dice Felice Belisario, presidente dei senatori Idv - Per fortuna gli italiani, anche quelli che lo hanno votato, cominciano a capire che le sue sono solo parole gettate al vento. Di quale riforma liberale vuol parlare infatti il premier? In sedici anni non è riuscito a farne una, di riforma per il Paese, e ha pensato solo a leggi a proprio uso e consumo. Parlare di riforma liberale, nel caso di una persona in perenne conflitto di

interessi, appare difficile. E' riforma liberale proteggersi e sistemare i propri problemi personali? E' riforma liberale imbavagliare l'informazione, confezionare telegiornali padronali e non impedire dossieraggi? Berlusconi sta prendendo in giro perfino se stesso».
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