Baby squillo, costrette a filmarsi nude
E tra i clienti un manager Bankitalia

Baby squillo, costrette a filmarsi nude E tra i clienti un manager Bankitalia
2 Minuti di Lettura
Martedì 18 Marzo 2014, 10:53 - Ultimo aggiornamento: 22:01
ROMA - Un giro entrato anche nel mondo della pedopornografia. Il caso delle baby squillo del quartiere Parioli, a Roma, assume caratteri ancora pi specifici grazie ai tabulati della contabilit rinvenuti nei diari degli sfruttatori. Lo rende noto il Corriere della Sera che racconta come le due minorenni, Aurora e Azzurra di 14 e 15 anni, erano costrette a farsi fotografare e filmare nude.



I video venivano pubblicati sui siti porno specializzati in pedofilia. Il motivo? "Così guadagniamo più soldi". Sono circa cinquanta le persone indagate, ma altre potrebbero presto aggiungersi. Le forze dell'ordine stanno analizzando i diari degli sfruttatori delle ragazzine dove dietro a misteriosi account (Bambolina 302 o Monica bsx) si nasconderebbero altri responsabili.



I principali aguzzini restano Mirko Ieni e Nunzio Pizzacalla. Loro "procacciavano i clienti, fissavano gli incontri" e "mantenevano la contabilità delle prestazioni sessuali effettuate dalle minori e i relativi ricavi, impartendo disposizioni in merito alle tariffe da applicare in ordine alle prestazioni sessuali delle quali chiedeva ripetutamente la consegna di una percentuale, nonché al tipo di informazioni che le minori avrebbero dovuto dare ai clienti".



La difesa è quella della mancanza di informazioni sull'età delle baby squillo. "Non sapevamo che fossero minorenni", dicono. Ma i computer sono pieni di files, circa 2mila, a carattere pedopornografico, che smonterebbe questa tesi in poco tempo. Tra i clienti a rischio di rinvio a giudizio ci sono: Mario Michael De Quattro, 30 anni; Marco Galluzzo, 49 anni; Francesco Ferraro, 42 anni; Gianluca Sammarone, 42 anni. A loro si presto verranno aggiunti quegli uomini nei confronti dei quali sono stati ottenuti «elementi incontrovertibili», come Mauro Floriani, il marito dell’onorevole Alessandra Mussolini. Tra loro anche il vice capo del settore informatico di Bankitalia Andrea Cividini.