Si opera all'anca e ne mangia un pezzo
"Bollita e servita con patate e vino rosso"

Alexander Selvik Wengshoel, l'artista che si è mangiato la sua gamba (Facebook)
Alexander Selvik Wengshoel, l'artista che si è mangiato la sua gamba (Facebook)
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Martedì 27 Maggio 2014, 11:36 - Ultimo aggiornamento: 28 Maggio, 16:50

OSLO - nato con una deformazione all'anca che lo ha costretto alle stampelle e alla sedia a rotelle per 25 anni. L'artista Alexander Selvik Wengshoel ha finalmente ottenuto una protesi ma così da poter tornare a camminare. Tuttavia al giovane non è bastato.


Ha chiesto ai medici di poter tenere la parte di gamba amputata per esporla ad una mostra d'arte, ma anche in questo caso l'idea ha avuto altri risvolti. Mentre la stava pulendo per l'esposizione ha pensato di bollirla e cucinarla. "Quando mi ricapiterà di poter mangiare la mia carne umana? Allora ho preso la gamba e l'ho fatta bollire".

Una scena macabra che tuttavia è stata vissuta con semplicità. Alexander ha infatti servito la cena a se stesso accompagnandola con patate al gratin e un bel bicchiere di vino rosso. "È davvero buona", ha commentato.

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