Zona gialla, Fedriga: «Il Friuli è a un passo». Contagi in forte risalita in 4 regioni e a Bolzano. Ecco quali sono

Zona gialla, Fedriga: «Friuli a un passo, drammatico l'eventuale passaggio in arancione»
Zona gialla, Fedriga: «Friuli a un passo, drammatico l'eventuale passaggio in arancione»
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Lunedì 15 Novembre 2021, 16:26

Covid, cinque regioni mostrano dati in proiezioni fuori controllo. Gli ultimi dati epidemiologici «indicano una significativa accelerazione nella diffusione dei contagi che, a parità di condizioni, potrebbe portare tra due settimane 5 regioni a superare la soglia del tasso di incidenza settimanale di 250 casi per 100mila: sono (Veneto, Friuli Venezia-Giulia, Valle d'Aosta, Liguria e la provincia autonoma di Bolzano. Altre 8 avranno un'incidenza sopra i 150 casi per 100mila». Questa la stima del Gruppo di lavoro 'Madè dell'Associazione italiana di epidemiologia (Aie).

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«Siamo a un passo dalla zona gialla e questo è dato dal numero dei ricoveri anche in area medica, molto vicino al 15%. Il Friuli Venezia Giulia andrà in zona gialla, ma per fortuna questo prevede misure ancora molto contenute. Tuttavia, il passaggio alla zona arancione sarebbe drammatico per l'economia, è una cosa che non possiamo e non dobbiamo permettere». Lo ha detto oggi a Udine il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, commentando la situazione della pandemia in regione. «Non possiamo fare pagare il prezzo di eventuali nuove chiusure ai vaccinati, che hanno difeso se stessi e gli altri, partecipando alla campagna vaccinale».

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Fedriga: vaccinatevi

«Dunque è chiaro - ha aggiunto Fedriga - che l'invito che continuo a fare è vaccinarsi, se ancora non lo si è fatto, e a fare la terza dose dopo i sei mesi».

Il governatore ha poi ribadito che «chi ha seguito le regole è ben diverso da chi, invece, porta in giro fake news, non vuole partecipare alla campagna vaccinale, racconta fandonie sul vaccino». Secondo Fedriga, «ormai i dati scientifici ne dimostrano l'efficacia, in quanto proteggono noi e le strutture ospedaliere che, altrimenti, rischiano di diventare sovraffollate».

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Zona gialla, Luca Zaia preoccupato per il Veneto

«ll dato concreto è che crescono i contagi. Oggi abbiamo dati che qualche settimana fa non avevamo: il virus c'è, siamo ancora in pandemia, l'incremento dei contagi è lento ma inesorabile, se non si ferma  passeremo in zona gialla, arancione e anche rossa». È l'allarme lanciato dal presidente del Veneto, Luca Zaia, oggi nel corso del punto stampa. «La fortuna è che in questo contesto abbiamo le vaccinazioni: secondo le proiezioni, in una situazione come questa, senza vaccini ci sarebbero circa 1.600 persone in ospedale invece dei 380 di oggi: e l'80% delle persone che sono ora in terapia intensiva sono non vaccinati. Anche fosse il 50% è comunque un dato pesante, visto che i non vaccinati rappresentano solo il 15% della popolazione», ha tenuto a sottolineare. «Per il passaggio di colore bisogna avere un'occupazione del 15% dell'area non critica, l'incidenza deve superare il 50% e noi siamo già a 115, e oltre il 10% - ora siamo al 5% - nelle terapie intensive», ha spiegato Zaia.

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