Zona bianca, l'Italia è "quasi" libera: da oggi coprifuoco alle 24. Ma, dalle feste alle tavolate, rimangono i divieti

Zona bianca, l'Italia è "quasi" libera: da oggi coprifuoco alle 24. Ma, dalle feste alle tavolate, rimangono i divieti
di Francesco Malfetano
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Lunedì 7 Giugno 2021, 10:06

Niente feste in casa, serate in discoteca e tavolate al ristorante. Ma anche matrimoni solo con il green pass e visite agli amici limitate. L'Italia che si affaccia alla seconda settimana di giugno è un Paese lontano dalla zona rossa di una manciata di mesi fa ma ancora non "liberato" dalle restrizioni. Se infatti proseguono gli allentamenti graduali con il coprifuoco che da oggi passa a mezzanotte in zona gialla (nelle 7 regioni già in bianco invece è ormai abolito) permangono ancora tutta una serie di divieti. Limitazioni che ovviamente sono pensate per limitare le occasioni di contagio. Tant'è che non a caso riguardano soprattutto potenziali situazioni pericolose in ambienti al chiuso o domestici, dove è più facile abbassare la guardia. 

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FESTE IN CASA E SPOSTAMENTI
Il caso più evidente sono le feste private in casa. Queste infatti (al pari di quelle all'interno di locali pubblici) restano del tutto vietate dal decreto ora in vigore, tanto in zona gialla quanto nella fascia di rischio più bassa. D'altronde anche raggiungere le abitazioni di amici e parenti al momento non sarebbe consentito.

O meglio, lo è con delle grosse limitazioni anche per le zone bianche. In base all'ultima ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza, in bianco è possibile far visita agli amici solo in sei persone oltre ai figli minori. Ancora più stringenti le norme in zona gialla dove fino al prossimo 15 giugno restano i limiti «agli spostamenti una sola volta al giorno verso un’altra abitazione privata, al massimo quattro persone oltre ai figli minori rispettando gli orari del coprifuoco».

RISTORANTI, DISCOTECHE E MATRIMONI
In tutta evidenza l'intrico di regole e restrizioni rendono ancora difficile ragionare su un fattivo ritorno alla normalità. Basti pensare che anche per i ristoranti infatti, sussistono ancora diverse indicazioni da seguire. Così, se all’aperto in zona bianca non sono più poste limitazioni (eccetto il distanziamento di un metro tra i tavoli), al contrario nei bar e nelle sale interne dei ristoranti possono sedere allo stesso tavolo al massimo sei persone. Con un'eccezione: se al tavolo siedono due nuclei familiari, è consentito anche bypassare il vincolo numerico. Situazione decisamente diversa in zona gialla dove resiste il limite di 4 persone per tavolo, sia al chiuso che all’aperto.
Discorso tutto sommato simile anche per matrimoni e vari banchetti successivi alle cerimonie. Sono ammessi (al momento solo in zona bianca, dal 15 in tutta la Penisola a prescindere dal colore) ma hanno regole stringenti. La prima, e più evidente, è senza dubbio il green pass. La certificazione verde nazionale dovrà essere la dotazione di base di tutti gli invitati che, quindi, dovranno essere vaccinati (almeno 15 giorni dalla prima dose), essere guariti dal Covid19 nei 6 mesi precedenti oppure essersi sottoposti con esito negativo ad un tampone nelle 48 ore precedenti alla cerimonia. Un requisito, quello del green pass, che ovviamente non esenta dal rispettare tutta un'altra serie di regole. Si va dal distanziamento di almeno un metro tra i commensali, due tra i tavoli, tre invece per il gruppo musicale (a cui è consentito far ballare gli invitati, ma solo se questi lo fanno all'aperto restando a due metri di distanza). 
E proprio la possibilità di tornare a ballare sembra essere il nodo più difficile da sciogliere in questo momento. Le discoteche infatti, sono praticamente gli unici esercizi professionali che ancora non conoscono la propria data di riapertura. Al netto di esperimenti e pareri più o meno informali del Cts, il governo non ha ancora trovato un'intesa, rischiando di far finire in ginocchio l'intero comparto. Al punto che i gestori ormai minacciano di aprire ugualmente a partire dal 21 giugno. Un braccio di ferro per cui però potrebbe presto essere trovata una soluzione. Domani infatti si terrà una riunione tecnica al ministero della Salute per valutare la situazione e provare a definire nuove regole. Magari, un po' come avviene per i matrimoni, prevedendo l'accesso alle sale da ballo solo a coloro che sono in  possesso di un green pass.

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