Zelensky «voleva colpire in Russia». Le rivelazioni nelle carte segrete del Pentagono. Il nodo dei missili a lungo raggio

Il Washington Post riporta alcuni leak del Pentagono

Zelensky «voleva colpire in Russia». Le rivelazioni nelle carte segrete del Pentagono. Il nodo dei missili a lungo raggio
Zelensky «voleva colpire in Russia». Le rivelazioni nelle carte segrete del Pentagono. ​Il nodo dei missili a lungo raggio
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Domenica 14 Maggio 2023, 10:36

Volodymyr Zelensky voleva colpire la Russia all'interno dei suoi confini. Nel giorno della visita a Roma del presidente ucraino il Washington Post riporta alcuni leak del Pentagono che dipingono uno Zelensky dall'istinto «aggressivo», ben diverso da quell'immagine di «uomo calmo e stoico che affronta la brutale» invasione russa.

Zelensky, le carte segrete del Pentagono

Il leader di Kiev «si è guadagnato la fiducia dei governi occidentali rifiutando di usare le armi che gli sono state fornite per colpire la Russia in casa, ma in privato ha proposto una direzione ben più audace», scrive il Washinton Post riportando alcune delle ipotesi avanzate da Zelensky. Fra queste «l'occupazione di villaggi in Russia per avere più leva su Mosca, il bombardamento di un oleodotto che trasporta petrolio dalla Russia all'Ungheria e l'uso di missili a lungo raggio per colpire la Russia nei sui confini».

I LEAK
Le carte segrete fanno riferimento ad alcuni incontri degli ultimi mesi. In uno alla fine di gennaio Zelensky aveva suggerito che Kiev conducesse «attacchi in Russia» mentre le truppe a terra entravano nel territorio nemico e «occupavano non specificate città russe di confine», si legge in uno dei documenti bollati come top secret. Una mossa che aveva come obiettivo quello di consentire a «Kiev di guadagnare maggiore leva nelle discussioni con Mosca». In un altro incontro a febbraio con il generale Valery Zaluzhny, Zelensky aveva espresso la sua «preoccupazione» sul fatto che l'Ucraina non aveva «missili di lungo raggio capaci di raggiungere i dispiegamenti di truppe russe in Russia». Il presidente ucraino aveva quindi «suggerito di attaccare alcune località a Rostov», una regione della Russia occidentale, usando droni.

Alla metà di febbraio incontrando il vice premier Yuliya Svrydenko, Zelensky aveva quindi suggerito che l'Ucraina facesse «saltare» l'oleodotto dell'era sovietica Druzhba che fornisce petrolio all'Ungheria.

Una «minaccia», secondo l'intelligence americana, senza significato: Zelensky stava «esprimendo la sua rabbia nei confronti dell'Ungheria» e probabilmente si è lasciato andare a «minacce iperboliche e senza senso», è riportato in uno dei documenti citati dal Washington Post.

I MISSILI A LUNGO RAGGIO
Il nodo dei missili a lungo raggio è un tema molto delicato per la Casa Bianca, preoccupata dalla possibilità che lo scontro possa finire fuori controllo e scatenare uno scontro fra gli Stati Uniti e la Russia. Washington ha fornito all'Ucraina miliardi di armi avanzate ma ha finora respinto la richiesta di missili Atacms a lungo raggio. L'amministrazione Biden precisa con il Washington Post che i commenti intercettati di Zelensky non sono il motivo della bocciatura della richiesta. «L'Ucraina si è ripetutamente impegnata a usare le armi fornite in modo responsabile e strategico quando necessario, e abbiamo fiducia che continuerà a farlo», afferma un funzionario del Pentagono. Non tutte le carte segrete del Pentagono indicano però uno Zelensky che preme per azioni aggressive. Uno dei documenti descrive infatti un piano messo a punto dall'intelligence militare ucraina lo scorso anno per un attacco sotto copertura contro le forze russe in Siria tramite l'aiuto dei curdi. Un piano bocciato da Zelensky in dicembre, rivelano le carte segrete senza specificare i motivi.

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