Zaia: «Scuole superiori chiuse fino al 31 gennaio in Veneto: oggi 1.686 casi e 50 morti»

Zaia: «Scuole superiori chiuse fino al 31 gennaio in Veneto: oggi 1.686 casi e 50 morti»
Zaia: «Scuole superiori chiuse fino al 31 gennaio in Veneto: oggi 1.686 casi e 50 morti»
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Lunedì 4 Gennaio 2021, 13:47

Covid, il governatore del Veneto Luca Zaia annuncia che «le scuole superiori resteranno chiuse fino al 31 gennaio in Veneto». Rallenta, dunque, ma non si arresta la crescita dei positivi al Covid in Veneto, toccando nelle ultime 24 ore le 1.686 unità. Cresce anche il numero dei morti, con 50 decessi nelle ultime 24 ore. Secondo il rapporto della Regione Veneto da inizio pandemia i positivi totali sono 266.946, mentre i morti 6.813. Il totale dei ricoverati è di 2.706 persone (+18) mentre nelle terapie intensive sono in cura 368 persone (+3).

Scuole superiori chiuse fino al 31 gennaio

In Veneto prosegue la chiusura delle scuole superiori fino al 31 gennaio.

Lo ha annunciato ai giornalisti il presidente della Regione Luca Zaia, che ha firmato un'ordinanza in questo senso. «Non ci sembra prudente - ha aggiunto Zaia - in una situazione epidemiologica in Italia riaprire le scuole. Questo è ciò che dobbiamo fare per il bene della comunità oggi».

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Vaccino, somministrato il 43,1% delle dosi in Veneto

Alle 12 di oggi in Veneto sono stati somministrati 16.748 vaccini, pari al 43,1% dei 38 mila in magazzino. Lo ha annunciato il presidente della Regione Luca Zaia. «Questo - ha commentato - sta a significare l'efficienza della nostra macchina. Facciamo vaccinazioni fino alle 22. Sperando che arrivino le 38 mila dosi settimanali, questa settimana ne somministriamo 70 mila», ha concluso.

Cts, problema non è riaprire scuole ma mantenerle aperte

 

La questione non è riaprire le scuole ma verificare se ci sono le condizioni per poi mantenere questa decisione. Lo ha detto il segretario del Comitato tecnico scientifico, Fabio Ciciliano, in un'intervista a InBlu Radio, il network delle radio cattoliche della Cei. «La cosa più importante - ha sottolineato Ciciliano - non è tanto riaprire le scuole ma cercare di tenerle aperte. Rischiare di riaprire le scuole e doverle poi richiudere tra una decina di giorni o tra due settimane. È una cosa che il Paese non si può permettere perché sarebbe la testimonianza provata del fatto che i numeri stanno riaumentando».

Zaia: «Restrizioni rispettate ma risultati non ci sono»

 

«Abbiamo rispettato tutte le restrizioni ma i risultati non si vedono. Per cui qualche elemento che non ci torna c'è, non torna a noi, e non torna nel mondo scientifico». Lo ha affermato il presidente del Veneto, Luca Zaia, a proposito dell'andamento della pandemia. «Come Veneto - ha proseguito - la situazione è atipica, dopo 15 giorni di restrizioni, visto il bicchiere mezzo pieno le curve non crescono, ma come bicchiere mezzo vuoto non calano. Spero vivamente che ogni misura che venga adottata preveda qualsiasi forma di ristoro per le imprese. La pandemia ci sta mettendo in ginocchio, ne verremo fuori, ma la velocità di uscita sarà proporzionale al nostro impegno. Altrimenti il virus prenderà suoi tempi, perché noi glieli lasciamo», ha concluso.

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