Maurizio Abbatino, il 'Freddo' della Banda della Magliana non avrà più la scorta

Maurizio Abbatino, il 'Freddo' della Banda della Magliana non avrà più la scorta
Maurizio Abbatino, il 'Freddo' della Banda della Magliana non avrà più la scorta
2 Minuti di Lettura
Giovedì 5 Luglio 2018, 11:32
Maurizio Abbatino non avrà più la scorta. L'ultimo storico capo della Banda della Magliana, l'uomo delle mille rivelazioni e dei tanti enigmi non sciolti sulla sua storia e sui legami e le complicità della Banda a tutti i livelli, perde il diritto alla protezione: il Tar ieri ha confermato infatti il provvedimento con il quale la Commissione Centrale presso il Ministero dell'Interno, nel 2015, ha deciso di non prorogare le speciali misure di protezione all'ex boss, diventato poi collaboratore di giustizia.

Lo stadio della Roma e gli affari der Gnappa, legato alla Banda della Magliana

Come scrive oggi Sara Menafra su Il Messaggero, Abbatino è stato ammesso al programma di protezione - spiega il Tar nella sentenza - il 21 luglio 1993 e da allora ha iniziato a collaborare con l'Autorità giudiziaria rendendo dichiarazioni su fatti delittuosi commessi da lui stesso e da altri. Il programma è stato prorogato nel marzo 2009 e poi nel luglio 2011; poco più di tre anni dopo, però, è stata decisa la mancata proroga e la conseguente capitalizzazione su base biennale. Da qui il ricorso al Tar, adesso respinto.

Le rivelazioni di Abbatino, che decise di collaborare con lo Stato dopo che fu ucciso suo fratello Roberto, portarono nel 1993 all'operazione che portò all'arresto di tutti i capi della banda ancora in vita: ma l'ex boss pentito ha sempre detto di poter parlare anche su altre vicende, ad esempio il sequestro di Emanuela Orlandi, rimasto però un mistero. «Come emerge dalla documentazione presentata - si legge nella sentenza - è evidente che la finalità del provvedimento sia quella del diniego alla proroga del programma scaduto. Alcun dubbio, dunque, sussiste in merito alle finalità del provvedimento impugnato che ha evidenziato i presupposti fondanti la mancata proroga, consentendo, dunque, al ricorrente di comprenderne le ragioni e le motivazioni».

Abbatino, la cui figura ispirò il giudice e scrittore De Cataldo nel suo Romanzo Criminale per il personaggio del "Freddo" (interpretato al cinema e nella serie tv rispettivamente da Kim Rossi Stuart e Vinicio Marchioni), in una recente intervista aveva già detto di essere preoccupato: «Trent'anni che non commetto un reato - il racconto pubblicato da Panorama - mi dicono che posso reinserirmi nel tessuto sociale, cercarmi un lavoro e affittarmi una casa, tutto ovviamente col nome di Maurizio Abbatino, 63 anni, ex boss ai domiciliari per malattia. La verità è che sono stato scaricato, tradito da uno Stato che non ha rispettato i patti». 
© RIPRODUZIONE RISERVATA