Viviana Parisi morta con il piccolo Gioele, il marito nelle intercettazioni: «Voglio tanti soldi per andare in tv»

Viviana Parisi morta con il piccolo Gioele, il marito nelle intercettazioni: «Mi devono dare tanti soldi se mi vogliono in tv»
Viviana Parisi morta con il piccolo Gioele, il marito nelle intercettazioni: «Mi devono dare tanti soldi se mi vogliono in tv»
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Venerdì 3 Settembre 2021, 16:37

«Non me l'aspettavo una cosa così, che andava a finire così. Pensavo che lei se ne era scappata, perché si spaventava che gli prendevano il bambino, aveva la fissazione che gli prendevano questo bambino… e quindi non lo so boh... se ne è scappata?... che ca**o ne so... ora martedì vediamo nell'autopsia». Sono le 21.42 del 9 agosto 2020. Il giorno dopo il ritrovamento del corpo senza vita di Viviana Parisi, la deejay di 43 anni, scomparsa il 3 agosto dello scorso anno nei boschi di Caronia dopo un incidente stradale in galleria Turdi sull'Autostrada Messina-Palermo. La donna e il figlio Gioele di 4 anni, che era con lei, scompaiono. Il corpo di lei verrà ritrovato dopo cinque giorni, la sera dell'8 agosto, quello del bambino il 19 agosto, sempre nei boschi.

Viviana Parisi, il marito Daniele nelle intercettazioni: «Era fissata»

Quella sera, il marito della donna, Daniele Mondello, anche lui deejay, parla con un amico, Tonino. «Lei era malata, diceva sempre che mi sarebbe successo qualcosa a me e al bambino. A me e al bambino. Aveva sempre queste paure allucinanti, delle paure pazzesche», dice Daniele nelle intercettazioni visionate dall'Adnkronos. E aggiunge: «Secondo me gli è scoppiato il cuore... - dice senza sapere di essere intercettato - gli è venuto un attacco cardiaco... troppo caldo, troppo...». L'amico, Tonino, gli dice: «Sì, ma c'è qualcosa che non va, secondo me, dico…». E Daniele: «Sì, perché non si trova il bambino, quella è una cosa strana».

E aggiunge: «Mi stanno massacrando, per quello che mi dicono... io non leggo niente». E l'amico: «Tipo che la colpa è tua. Ma che cazzo...». Il marito della donna replica: «Che cattiveria. Ma che ne sanno le persone di quello che ho passato io». «Non si è voluta fare aiutare, io ho fatto il possibile, ma...». Quando l'amico gli prospetta l'ipotesi che qualcuno possa avere preso il bambino, che poi verrà ritrovato solo il 19 agosto, Daniele dice: «A me sembra difficile, perché lei era malata, capito? Aveva questo problema qua, di persecuzione, hai capito? Si spaventava che…». «Le è venuto qualche attacco cardiaco e il bambino è rimasto là solo come un cane».

La Procura: «Uccise Gioele e si tolse la vita»

Nella richiesta di archiviazione la Procura di Patti (Messina), che ha coordinato l'inchiesta per omicidio e omissioni di atti di ufficio, scrive che la donna avrebbe prima strangolato il figlio e poi si sarebbe tolta la vita lanciandosi dal traliccio, ai piedi del quale è stata trovata nel pomeriggio del 6 agosto. Per suffragare questa ipotesi, il Procuratore capo di Patti Angelo Vittorio Cavallo, ribadisce che la donna aveva seri problemi psicologici, emersi anche dalle intercettazioni telefoniche a ambientali a parenti e amici di Viviana Parisi. Come questa in cui il marito, poche ore dopo il ritrovamento del cadavere ammette all'amico Tonino che la donna soffriva di manie di persecuzione.

Daniele, sempre dalle intercettazione visionate dall'Adnkronos, ribadiva come sua moglie soffrisse di manie di persecuzione, ritenendo di essere inseguita e pedinata, addirittura, da macchine di grossa cilindrata («…e invece con l'incidente, là si è ca*ata di sotto, chissà cosa gli è sembrato, ha pensato chissà ora cosa succede, o magari gli sembrava di essere inseguita. Perché lei mi diceva così, il fatto di essere seguita... che la seguivano con le macchine grosse... per esempio ti vedeva a te che avevi la macchina, che tu hai la X... là... che cazzo è... e a lei gli sembrava che inseguivano a lei se è il caso. Diceva che la inseguivano macchine grosse. … Aveva questa cosa qua.

Sì sì. Che la seguivano, che la guardavano… sì, manie di persecuzione. … e si si... si fissava, si fissava...»).

Poi Daniele Mondello ipotizza all'amico che Viviana, subito dopo l'incidente, potesse essersi nascosta, sottraendosi volontariamente a chi la stava cercando, nella convinzione che le avrebbero tolto il bambino, alla luce dei suoi «anomali» comportamenti («…. martedì pomeriggio così... non lo so... non mi ricordo bene, perché ero in giro. Mi è venuta questa cosa qua. Forse lei, che ne sappiamo, è possibile che si sia prima nascosta e poi... si, nascosta e non la vedevano. Magari lei passava e vedeva i lampeggianti e quindi si è nascosta, si spaventava. Pensava, ora qua mi prendono il bambino. Chissà cosa gli faceva dire la testa».

Il marito: «Per andare in tv mi devono dare tanti soldi»

Per andare nelle trasmissioni televisive che parlavano della morte della moglie Viviana Parisi e del figlio Gioele, Daniele Mondello voleva soldi «molti soldi», «almeno cinquemila euro». In cambio di una presenza «esclusiva» in una tv nazionale. È quanto emerge da una intercettazione del 10 ottobre 2020 tra lo stesso deejay e il cognato, Roberto Parisi. «Hanno chiamato papà, Antonio Nicodemo!», dice il cognato. E Daniele: «Eh. Che è successo?». «Eeeh... no, niente. No... gli chiedevano... siccome loro non ci sono lì in studio... perché sono a Cosenza per un altro caso... Allora hanno chiesto a papà se... se se la sentiva di andare in studio. Lì a Milano». «Addirittura…», dice Daniele. E il cognato: «Sì. Dice che...vabbè... oltre alle spese dei viaggi e tutto quanto... dice che gli danno pure qualcosa». «Se vuole andare...». «Però lui non vuole andare perché dice: "minchia! Il coronavirus... poi è una sfacchinata!"». E Daniele aggiunge: «Ma infatti, mi sto facendo preparare il messaggio da...». «Eh, no. Ma infatti io ti ho chiamato perché... perché siccome, so che tu... ti avevano chiesto anche a te... e a questo punto...».

E il marito di Viviana risponde: «No, ma io... io cerco loro molti soldi. Non mi interessa. Se mi vogliono ... (incompr…) altrimenti non ci vado». Roberto: «Mi ha detto... ti danno anche qualcosa». «Se già mio padre gli ha detto che gli dà dei soldi... eh... tu, pure, gli puoi chiamare e dire: "vengo...". E Daniele risponde: «Sì. Ma infatti mi sto preparando il messaggio da Claudio (il cugino avvocato ndr). Lo hai sentito ieri... me lo scrivi? Gli ho detto di preparare il messaggio che io... per il fatto dell'associazione... per la serata... per tutto quanto... io ho bisogno di soldi. Va... cioè...». «Per avere 'ste cose. Quindi adesso, vediamo… omissis … eh,vediamo. Organizziamo. Io gli avevo detto di no. Ora». «Vediamo Roberto, quanto mi danno, perché sennò non mi muovo. Non mi interessa. Perché non mi interessa«. «Io, fosse anche mille euro, ci andrei di corsa», dice il cognato. Ma Daniele Mondello non ci sta e replica piccato: «ma quale mille euro, Roberto! Sì, mille euro! Ma non esiste! Almeno... ma... il più scarso deve essere cinquemila euro!».

La cognata: «Stava portando Gioele alla piramide»

Il giorno in cui Viviana Parisi, la deejay di 43 anni trovata senza vita con il figlio Gioele di 4 anni nell'agosto del 20202, forse era diretta alla Piramide della Luce, un'installazione alta 30 metri in acciaio patinato, che è anche il luogo dove ogni anno a giugno si svolge il "rito della luce". E che ha trasformato quell'altura a Motta d'Affermo, tra i Nebrodi e il mare, di fronte agli scavi dell'antica Halaesa, in una terra mistica e simbolica che potrebbe essere stata la meta mai raggiunta da Viviana Parisi, la dj trovata morta a pochi chilometri di distanza. A dirlo, senza sapere di essere intercettata, il 13 agosto 2020 alle 19.29, cioè pochi giorni dopo il ritrovamento del cadavere di Viviana, è la cognata Maria Mondello, detta Mariella.

«È vero che doveva andare là, alla Piramide della Luce, perché lei gliel'aveva detto anche a Carmen che doveva andare là per... santificare suo figlio, che cazzo ne so, lei doveva andare là, te lo dico io, poi lei ha avuto...», dice Mariella Mondello, sorella di Daniele Mondello, marito della deejay, parlando con l'amica. «È andata fuori di testa» dopo l'incidente in galleria, «si è spaventata, è impazzita perché a lei bastava poco capito?». La donna ricorda all'amica le allarmanti frasi pronunciate da Viviana durante le sue recenti crisi. L'amica le dice: «cioè, purtroppo la depressione è così...». E la cognata di Viviana replica: «Io ho fatto tutto il possibile, è stata lei che non si è fatta aiutare...».

I familiari volevano portarla da un esorcista

Dopo l'ennesima crisi di Viviana Parisi, la deejay trovata la scorsa estate senza vita nei boschi di Caronia pochi giorni prima del figlio Gioele di 4 anni, i familiari la volevano portare da un esorcista. È quanto emerge dalle intercettazioni telefoniche e ambientali inserite dalla Procura di Patti nella richiesta di archiviazione dell'inchiesta, e visionate dall'Adnkronos. Secondo gli inquirenti Viviana avrebbe strangolato il figlio e poi si sarebbe uccisa lanciandosi da un traliccio. «Tutte 'ste crisi… ma senti, andiamo dal prete? La volevo portare dal prete, quello là di Gazzi, che è un prete esorcista…», dice Mariella Mondello, cognata della deejay, parlando con un'amica il 20 agosto 2020, cioè il giorno dopo il ritrovamento del piccolo Gioele. «Poi una le pensa tutte…», dice Mariella Mondello. E l'amica Daniela replica: «E non ci è voluta venire?». «No, per carità, al solito suo…!».

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