Ma riavvolgiamo il nastro della vicenda: la donna aveva passato la serata con dei parenti ad una festa a Vasilyevka, in Russia. Ad un certo punto si è sentita male, non respirava più. Sul posto è intervenuta la polizia che ne ha certificato la morte senza chiamare i soccorsi. Così la donna è stata portata direttamente alla mortuaria. Tuttavia, una volta trasferita all’obitorio è stata posizionata in una cella frigorifero, ma quando un dipendente dell’ospedale si è avvicinato per mettere una targhetta al piede del cadavere, si è mossa ed ha aperto gli occhi.
«Probabilmente poteva salvarsi se non era stata tutte quelle ore nel frigo», dicono i familiari. La polizia ha avviato un’indagine sulla sua morte, così come l’ospedale. Un funzionario sanitario ha detto che il poliziotto arrivato sul luogo della festa ha infranto tutte le regole non chiamando un’ambulanza e certificando in maniera autonoma il decesso. «L’ufficiale di polizia non ha richiesto i soccorsi, come è previsto in questi casi. Non basta l’esperienza investigativa», ha aggiunto il funzionario. «Ha certificato la morte da solo - si è sfogato un parente - ha chiamato il becchino e ha mandato il corpo all’obitorio senza documenti di accompagnamento».
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