Violentata in discoteca, preso il presunto
stupratore: è un ragazzino di 15 anni

Violentata in discoteca, preso il presunto stupratore: è un ragazzino di 15 anni
Violentata in discoteca, preso il presunto stupratore: è un ragazzino di 15 anni
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Venerdì 7 Giugno 2019, 11:58 - Ultimo aggiornamento: 12:02
Lo scorso 19 maggio una ragazza denunciò di essere stata violentata al Molocinque, una nota discoteca di Marghera, provincia di Venezia: dopo la sua denuncia, le indagini della Squadra Mobile (coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni) ha identificato il presunto colpevole dello stupro.



E la sorpresa è stata tanta quando gli investigatori hanno capito che si trattava di un ragazzino di soli 15 anni. Il giovane ha alcuni precedenti, commessi in concorso con alcuni coetanei: due notti fa è stato arrestato dalla Polizia, in esecuzione di un ordine di custodia cautelare in carcere, ed associato presso l'istituto penitenziario di Treviso.


LA RICOSTRUZIONE Le telecamere di sorveglianza della discoteca, scrive il Corriere della Sera, avevano ripreso sia il 15enne sia la presunta vittima mentre chiacchieravano: i due a un certo punto escono nel giardino estivo spostando una transenna che separava lo stesso dall’area di ballo, per appartarsi in una zona non coperta da telecamere. Successivamente tornano poi nell’area da ballo, sorpresi da un addetto alla sicurezza.

Nulla insomma che facesse pensare ad uno stupro: la vittima che torna dalle amiche, resta in discoteca per un’altra ora, poi torna a casa e racconta ai genitori di essere stata violentata. Il giallo nasce proprio dalle zone ‘d’ombra’ delle telecamere: la ragazza avrebbe raccontato di essere stata presa di peso dal 15enne e portata in una zona nascosta, particolare che non emerge dai video ma che potrebbe essere avvenuto appunto al di fuori dall’area ‘coperta’ dall’occhio elettronico. Gli investigatori, per ora, credono alla versione della ragazza.

BABY GANG Nei giorni scorsi sono state inoltre aggravate dal Gip presso il Tribunale per i Minorenni le misure cautelari di due dei minori coinvolti nell'operazione della Squadra Mobile per il contrasto alle baby gang. È stato infatti collocato in comunità il giovane arrestato in flagranza per detenzione di 200 grammi di marijuana e materiale utile al confezionamento che inizialmente aveva avuto gli arresti domiciliari; è passato invece dalla comunità alla custodia cautelare in carcere il minore ritenuto responsabile della tentata rapina ai danni del cittadino del Bangladesh, a causa della condotta tenuta nella struttura d'accoglienza. 
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