Scontro tra due barche in Laguna:
2 morti e 4 feriti. Vittime sono pescatori

Venezia, scontro in Laguna tra barche : 2 morti e 4 feriti
Venezia, scontro in Laguna tra barche : 2 morti e 4 feriti
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Sabato 4 Agosto 2018, 08:53 - Ultimo aggiornamento: 17:59
VENEZIA - Due persone sono morte e quattro sono rimaste ferite in uno scontro tra un motoscafo e un barchino di pescatori nella laguna di Venezia, nella zona di Sant'Andrea San Nicoletto del Lido. L'incidente è avvenuto alle 23.50.



Le vittime sono i pescatori: uno di essi, subito recuperato dai vigili del fuoco, è stato portato dal personale del Suem in ospedale dove successivamente è morto; il corpo dell'altro è stato recuperato dai soccorritori dopo circa un'ora. Assistiti dai sanitari gli altri quattro feriti.

Secondo una prima ricostruzione dell'episodio, la barca dei pescatori sarebbe stata ferma nella zona della Bocca di porto del Lido, e sarebbe stata investita dal motoscafo con le quattro persone a bordo. La prima vittima, R.R., 60 anni, residente a Venezia, è stato subito soccorso dagli operatori sanitari del 118 ed è stato portato in idroambulanza all'ospedale dei Santi Giovanni e Paolo, dove però i medici non hanno potuto fare altro che constatarne la morte. Il corpo del secondo pescatore è stato rintracciato solo alle ore 1.25 nei pressi della darsena Marina di Sant'Elena. Sul posto dell'incidente i vigili del fuoco con due imbarcazioni e il Nucleo sommozzatori di Vicenza, la Capitaneria di porto, i carabinieri e la polizia.

Viaggiava ad alta velocità l'imbarcazione che ha travolto e ucciso i due pescatori nell'incidente nautico della scorsa notte a Venezia.
Gli occupanti della barca investitrice, secondo quanto appreso, sono quattro giovani veneziani, due ragazzi e due ragazze. Condotti dalle forze dell'ordine all'ospedale Santi Giovanni e Paolo per accertamenti, sono stati medicati per lievi escoriazioni e poi dimessi, a disposizione degli investigatori. I quattro sono stati anche sottoposti all'alcoltest. Le imbarcazioni, sottoposte a sequestro, sono state portate al cantiere della Marina Militare dell'Arsenale. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore di turno, Giovanni Zorzi. 
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