Promette la maxi eredità
Prete truffato per 6mila euro

DISPERAZIONE A cadere in trappola un religioso
DISPERAZIONE A cadere in trappola un religioso
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Giovedì 26 Settembre 2019, 21:39 - Ultimo aggiornamento: 21:52
VAL BELLUNA
«Parroco, sono un avvocato. Ho qui il testamento di una signora che ha lasciato il suo patrimonio in eredità alla sua parrocchia. Circa sessanta mila euro». Per la comunità religiosa della Sinistra Piave non era certo la prima volta che capitava che qualche fedele, lasciando la vita terrena, decidesse di donare tutti i suoi beni a chi gli aveva prestato sollievo con la preghiera. Insomma, una storia più che credibile al primo ascolto. E probabilmente lo è stata anche al secondo visto che alla fine il parroco, convinto di fare il bene della sua chiesa, ha messo nelle mani del truffatore seimila euro.
 
IL TRUCCO
«Don, lo sa come funzionano queste cose, c’è bisogno dei soldi da anticipare al notaio: l’onorario». Un gruzzoletto che, chiaramente, sarebbe stato ampiamente ripagato dopo la riscossione dell’ingente ammontare della donazione. Peccato che fosse tutto finto e al religioso non sia rimasto altro da fare che sporgere querela ai carabinieri nella speranza che altri preti non finiscano nella rete di quell’uomo, o quegli uomini, senza scrupoli. Ora toccherà alle forze dell’ordine, ed in particolare ai carabinieri del comando provinciale di Belluno, provare a chiarire come siano andate le cose e valutare se sia in qualche modo possibile risalire al truffatore.

LA CARITÀ CRISTIANA
«Non è mai facile capire quale sia il limite quando qualcuno ci chiede un aiuto e anche in un caso simile è complicato scoprire subito come stanno le cose - spiegano due religiosi che guidano altrettante parrocchie della zona in cui è avvenuta la truffa - è meglio sapere che avvengono questi raggiri così ci si può mettere in guardia». Per chi guida una parrocchia del resto le richieste di denaro sono ormai all’ordine del giorno e riuscire a distinguere una persona per bene da chi ne approfitta o addirittura vuol compiere una truffa non è affare semplice. Insomma, cadere nella trappola per chi si trova a contatto con il disagio è una possibilità.
PENSIONATI NEL MIRINO
Altre tre truffe sono state tentate nelle ultime ore in Alpago e nella Valbelluna. Due quelle andate a segno: a farne le spese è stata una pensionata di 80 anni. Alla sua porta si sono presentate due donne distinte: «Siamo fisioterapiste» le hanno detto e con questa scusa sono riuscite a farsi aprire la porta e ad entrate in casa. A quel punto le hanno rubato mille euro in contanti e tutti i monili d’oro custoditi. Probabilmente si tratta delle stesse donne che, sempre mercoledì sera, hanno provato a truffare una 86enne, sempre in Alpago. In questo caso l’arzilla pensionata è riuscita a farle desistere. Le due signore si sono poi allontanate su un’autovettura di colore grigio. A Borgo Valbelluna una donna 70enne è stata invece avvicinata da due donne che le hanno chiesto informazioni. Mentre una la distraeva l’altra è riuscita ad arraffare dieci euro dal portafoglio.
LA RACCOMANDAZIONE
Gli episodi, così ravvicinati nel tempo, hanno spinto i carabinieri ad invitare tutti a prestare la massima attenzione per evitare che casi simili possano ripetersi.
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