Vaccino, l'affondo di Guariniello: «Chi non lo fa può essere licenziato»

Vaccino, l'affondo di Guariniello: «Chi non lo fa può essere licenziato»
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Giovedì 24 Dicembre 2020, 10:54

«Tutelare la salute significa vaccinare il maggior numero possibile di persone». Anche nel caso del vaccino contro il Covid. Lo dice al Fatto Quotidiano Raffaele Guariniello, precisando che «non è un'indicazione “morale”, è ciò che prevede la legge. Il principio per cui nessuno può essere obbligato a un trattamento sanitario se non per disposizione di legge è previsto dalla Costituzione - spiega il magistrato -. L'art. 279 del Testo Unico della Sicurezza sul Lavoro impone al datore di lavoro di mettere a disposizione 'vaccini efficaci per quei lavoratori che non sono già immuni all'agente biologico, da somministrare a cura del medico competentè. Il Covid-19 rientra tra gli agenti biologici, peraltro compreso nel gruppo dei più insidiosi, come stabilito da due decreti legge che hanno recepito una direttiva europea. Quindi, a norma di legge, essendo - come speriamo tutti - ora a disposizione un vaccino per il Covid (l'agente biologico), il datore di lavoro è tenuto a mettere 'a disposizionè vaccini efficaci. Stiamo parlando di milioni e milioni di persone, dipendenti (e non) privati e pubblici». Se è vero che la legge dice 'mettere a disposizionè - afferma Guariniello - e dunque non obbliga nessuno a vaccinarsi, è anche «vero che la stessa norma impone al datore di lavoro 'l'allontanamento temporaneo del lavoratorè in caso di inidoneità alla mansione 'su indicazione del medico competentè. E come può il medico non esprimere un giudizio di inidoneità se il datore di lavoro, proprio su parere del medico competente, ha messo a disposizione il vaccino, poi rifiutato dal lavoratore?».

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