Nelle ultime due settimane i contagi da Covid sono stati quasi un milione. È quanto emerge dall'ultimo aggiornamento del report esteso dell'Istituto superiore di Sanità (Iss) sull'epidemia di Covid in Italia: «Durante il periodo 20 dicembre 2021 - 2 gennaio 2022 sono stati segnalati 934.886 nuovi casi, di cui 721 deceduti», si legge nel rapporto, che elenca anche i dati sui vaccinati e non vaccinati finiti in ospedale per Covid, soprattutto in terapia intensiva, e sul rischio di decesso.
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Il tasso di ricovero in terapia intensiva è di «23,1 per 100mila per i non vaccinati» e «crolla a 0,9 ogni 100mila per i vaccinati con booster», uno dei dati che emerge dall'ultimo aggiornamento del report. Nel documento viene riportato anche il tassi di ricovero in terapia intensiva per i vaccinati da più di 120 giorni - pari a 1,5 ogni 100mila - dato che scende a 1 ogni 100mila per i vaccinati da meno di 120 giorni. Per i non vaccinati il rischio di ricovero in terapia intensiva per Covid è dunque 25,7 volte più alto rispetto a quello che si calcola fra i vaccinati con booster.
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Divario ancora più ampio negli anziani
Il divario risulta ancora più ampio se si considera la fascia degli over 80: «Calcolando il tasso di ospedalizzazione (nella fascia 80+) nel periodo 19 novembre-19 dicembre per i non vaccinati (712,7 ricoveri per 100.000) si evidenzia come questo sia circa 9 volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno di 120 giorni (80,7 ricoveri per 100.000) e circa quarantadue volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster (17,0 ricoveri per 100.000)», scrive l'Iss.
«Nello stesso periodo (nella fascia 80+) il tasso di ricoveri in terapia intensiva dei non vaccinati è circa tredici volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo entro 120 giorni e circa 48 volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster. Analizzando il tasso di decesso (nella fascia 80+), nel periodo 12 novembre- 12 dicembre nei non vaccinati è circa nove volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo entro i 120 giorni e 74 volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster».