Usura, scattano le manette
per lo zio del bomber Immobile

Usura, scattano le manette per lo zio del bomber Immobile
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Martedì 24 Febbraio 2015, 19:58 - Ultimo aggiornamento: 20:06
TORRE ANNUNZIATA - Prestava consistenti cifre di denaro a imprenditori e professionisti che dovevano restituire i soldi con un tasso d'interesse del 10 per cento al mese. La Guardia di Finanza ha arrestato oggi, con l'accusa di usura aggravata e continuata, Francesco Immobile, 71 anni, zio del calciatore Ciro Immobile, attaccante della nazionale e del Borussia Dortmund. Insieme con Immobile i finanzieri hanno arrestato anche un'altra persona, Andrea Gargiulo, di 44 anni, e sequestrato allo zio dell' ex calciatore di Torino e Genoa beni per circa 700 mila euro.



Francesco Immobile, pregiudicato con precedenti per contrabbando di sigarette, fratello del padre di Ciro, è finito al centro di una inchiesta della Guardia di Finanza del gruppo di Torre Annunziata, coordinata dalla locale Procura della Repubblica. All' uomo, e alla sua convivente, che risulta indagata, sono stati messi i sigilli a quattro auto, un motociclo, conti correnti e titoli bancari.



L'indagine che ha portato ai due arresti eseguiti oggi ha preso il via dalla denuncia presentata da un noto avvocato civilista del foro di Torre Annunziata. Il legale, come appurato nel corso delle indagini, per aiutare un amico, risultato a sua volta responsabile di intermediazione usuraia, aveva chiesto un prestito di trentamila euro a Immobile, prestito sul quale il settantunenne pregiudicato ha poi applicato interessi annui superiori al 120%. In poco tempo, la cifra da restituire è lievitata fino a superare i 150mila euro.



Per fronteggiare le difficoltà di pagamento, l'avvocato si è rivolto a Gargiulo per piccoli prestiti (dai 5 ai 10mila euro), sui quali è stato applicato lo stesso tasso di interesse. Nel corso delle indagini i finanzieri hanno scoperto che altri imprenditori avevano chiesto soldi a Immobile. I professionisti, però, ascoltati dagli inquirenti, hanno negato di avere corrisposto interessi usurari e anche per questo motivo la loro posizione è ora al vaglio della Procura. «Solo un imprenditore del Nord Italia - scrive in una nota il procuratore di Torre Annunziata, Alessandro Pennasilico - oltre all'avvocato di Torre Annunziata, ha avuto il coraggio di confermare le risultanze investigative, dichiarando di aver ricevuto prestiti in contanti per oltre centomila euro da Immobile e di aver dovuto corrispondere, in un periodo di circa 18 mesi, interessi mensili pari al 10%, senza così riuscire mai a estinguere il prestito».



Un altro zio del calciatore, Pasquale, un mese fa, è stato colto da malore dopo essere stato sgomberato da palazzo Fienga, roccaforte del clan Gionta di Torre Annunziata. Un periodo decisamente nero per la famiglia Immobile. Sul piano sportivo, il calciatore sta vivendo un momento grigio: le ultime partite di Bundesliga le ha viste tutte dalla panchina.



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