Usa, assalto al Congresso a Washington: 4 morti e 52 arresti, donna uccisa dalla polizia. Ipotesi rimozione Trump

Usa, assalto al Congresso a Washington: 4 morti e 52 arresti, donna uccisa dalla polizia. Ipotesi rimozione Trump
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Giovedì 7 Gennaio 2021, 07:18 - Ultimo aggiornamento: 14:58

Assalto a Capitol Hill: quattro morti, 13 feriti e 52 arresti. E' il bilancio provvisorio degli scontri nella manifestazione di protesta dei fan di Donald Trumo a Washington, secondo la polizia. Si prevede che i numeri aumentino. Lo afferma, secondo quanto riportano i media americani, il capo della polizia di Washington, sottolineando che i decessi sono avvenuti per emergenze e complicazioni mediche. I tre decessi si vanno a sommare alla donna uccisa da colpi di arma da fuoco.

Donna uccisa da polizia

La donna si chiamava Ashli Babbit. Veterana dell'aeronautica titolare di un'attività a San Diego era andata a Washington senza il marito. «Non so perché ha deciso di farlo», ha detto la suocera a Fox. Sono stati colpi di arma da fuoco sparati dalla polizia a ucciderla.

Lo ha riferito il capo della polizia di Washington, sottolineando che un'inchiesta è stata aperta sull'evento. La donna è stata colpita da un agente in uniforme della polizia del Campidoglio con la sua arma di servizio.

Intanto è salito a 52 il bilancio degli arresti a Washington, di cui 26 a Capitol Hill. Molti manifestanti pro Trump sono stati fermati per violazione del coprifuoco. 

L'Fbi sta assistendo la polizia di Washington nell'identificare coloro che «hanno istigato violenza». Una linea telefonica dedicata è a disposizione per chi avesse informazioni, foto e video. Il fatto che molti dei manifestanti non indossavano la mascherina potrebbe facilitare il compito dell'identificazione.

Camera e Senato Usa, intanto, sono tornati a riunirsi insieme per esaminare e contare i certificati dei voti del collegio elettorale, sotto la presidenza di Mike Pence, che chiama Stato per Stato. Sotto la presidenza di Mike Pence, il Congresso statunitense ha ripreso la seduta per certificare la vittoria di Joe Biden che era stata interrotta dall'assalto al parlamento da parte dei sostenitori di Donald Trump.

Ipotesi rimozione Trump

Un crescente numero di leader repubblicani inizia a ritenere che Donald Trump dovrebbe essere rimosso prima del 20 gennaio. Lo riporta Cnn, secondo la quale quattro repubblicani ritengono il 25/o emendamento la strada migliore, mentre altri due opterebbero per l'impeachment. L'indiscrezioni mostra la crescente frustrazione del partito del presidente, già spaccato sulle accuse di Trump di brogli elettorali.  

Il New York Times sferra un duro attacco all'ex presidente Usa. La responsabilità dell'attacco al Congresso è di Donald Trump «ha istigato la violenza. Devono esserci conseguenze». Lo afferma il board editoriale del New York Times, sottolineando come Trump deve essere ritenuto responsabile tramite l'impeachment o tramite le vie penali, e lo stesso deve valere per i suoi sostenitori violenti. Allo stesso tempo «dovrebbe esserci - osserva il board editoriale del New York Times - un'indagine sul fallimento della polizia del Congresso nel prepararsi a un attacco annunciato e pianificato in pubblico». 

Intanto la vice portavoce della Casa Bianca, Sarah Matthews, si è dimessa in seguito alle violenze in Congresso. «È stato un onore servire nell'amministrazione Trump. Quello che ho visto oggi mi ha molto disturbato. Mi dimetto dal mio in carico con effetto immediato. Il nostro Paese ha bisogno di una transizione pacifica», afferma Matthews.

Giocatori Nba in ginocchio

I giocatori di Boston, Miami, Golden State e Clippers si sono inginocchiati durante l'inno nazionale, prima delle loro partite Nba, in reazione all'assalto del Congresso da parte dei manifestanti pro Trump e alla decisione della procura di Kenosha di non incriminare gli agenti che hanno ucciso l'afroamericano Jacob Blake. «Il 2021 è un nuovo anno ma certe cose non sono cambiate. Noi giochiamo con il cuore pesante dopo la decisione ieri a Kenosha e sapendo che i manifestanti nella capitale del nostro Paese sono stati trattati diversamente dai dirigenti politici in relazione al campo in cui si trovano su certi temi«, hanno scritto i club degli Heat e dei Celtics in un comunicato comune. 

Video

Dimessioni. Il vice consigliere alla sicurezza nazionale di Donald Trump, Matt Pottinger, si è dimesso in seguito agli scontri Congresso. Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando alcune fonti. Pottinger avrebbe dovuto lasciare l'incarico il 3 novembre a prescindere dal risultato elettorale ma il suo capo, Robert O'Brien, lo aveva convinto a restare.

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