Cerca le luci per gli addobbi di Natale
e trova il cadavere di un neonato

Cerca le luci per gli addobbi di Natale e trova il cadavere di un neonato
di Federica Macagnone
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Martedì 28 Novembre 2017, 17:52 - Ultimo aggiornamento: 21:53

SHENANGO - Il suo pianto convulso al momento dell'arresto non ha commosso i poliziotti, che non credono affatto al suo racconto: Brittany Robinson, una 23enne di Shenango, in Pennsylvania, è finita in carcere per aver ucciso il bimbo che aveva appena partorito di nascosto dalla famiglia e aver occultato il cadavere in un cassetto. La ragazza sostiene di aver capito di essere incinta solo venerdì scorso, quando, al termine di una giornata segnata da dolori addominali, ha dato alla luce il piccolo nella vasca da bagno della casa in cui vive con i genitori. A quel punto, vedendo che il figlio non respirava, in preda alla paura lo ha avvolto in gran segreto in una maglietta e lo ha nascosto nel cassetto di un mobile sotto il portico. Il giorno dopo lo ha ripreso e lo ha infilato in una borsa, sempre sotto il portico. Come potesse pensare che nessuno lo avrebbe mai trovato non è chiaro.

Fatto sta che domenica pomeriggio, mentre lei era al lavoro, la verità è venuta a galla: suo padre, che stava preparando le luci per l'illuminazione natalizia e cercava una prolunga, ha scoperto il cadavere del piccolo e ha chiamato la polizia. Quello che doveva essere un giorno di festa per tutta la famiglia, si è trasformato in un incubo. Gli agenti sono andati a prendere Brittany direttamente sul luogo di lavoro, un grande magazzino, e l'hanno arrestata con l'accusa di omicidio, abuso e occultamento di cadavere e manomissione delle prove relative alla morte del piccolo. La ragazza è scoppiata a piangere e ha tentato di scusarsi in mille modi, sostenendo di non sapere che era incinta, che il figlio era nato morto e di averlo nascosto per paura. Purtroppo per lei, gli investigatori non credono a una sola parola del suo racconto. Innanzitutto sostengono di avere prove evidenti del fatto che Brittany, madre di un figlio di otto anni, fosse perfettamente consapevole della gravidanza e l'avesse volutamente taciuta alla famiglia. Inoltre dicono che il piccolo, nato con un peso di oltre tre chili, ha un aspetto perfettamente sano che non manifesta segni di malattie o malformazioni: ovviamente bisognerà attendere l'esito dell'autopsia per capire le cause della morte, ma che il bimbo sia stato ucciso dalla madre è molto più di un semplice sospetto. Brittany, portata in ospedale domenica per le cure post-partum e dimessa lunedì, è comparsa immediatamente in tribunale, dove il giudice le ha negato la libertà dietro cauzione, ed è stata portata nel carcere della contea di Lawrence. 

«La legge, in America - dice il tenente della polizia Eric Hermick - aiuta le madri che non vogliono tenere i figli appena partoriti. Brittany avrebbe potuto portare il piccolo alla polizia o in un ospedale: lei, invece, ha fatto un'altra scelta. Quel bimbo appariva perfettamente sano. Lei ha deciso di lasciarlo morire».

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