Umberto Ranieri, artista ucciso da 18enne
Fu aggredito perché disse: «Non sporcate»

Umberto Ranieri, artista ucciso in strada a Roma: dopo tre mesi fermato un 18enne
Umberto Ranieri, artista ucciso in strada a Roma: dopo tre mesi fermato un 18enne
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Mercoledì 26 Giugno 2019, 10:23 - Ultimo aggiornamento: 11:31

ROMA - C'è un fermato per l'omicidio di Umberto Ranieri, l'artista ucciso a Roma il 17 marzo scorso. Si tratta di un giovane di 18 anni, arrestato dai carabinieri in quanto sospettato di essere l'aggressore dell'artista ucciso in strada, a largo Preneste.



Il fermato è un ragazzo di 18 anni, di origini tunisine. Il pittore era stato colpito con un pugno al volto, aveva sbattuto la testa cadendo a terra e in seguito è morto in ospedale. Sul caso stanno indagando tuttora i carabinieri della compagnia Casilina. 

L'artista sarebbe stato colpito al culmine di una discussione nata perché aveva chiesto a un gruppo di giovani di non sporcare mentre mangiavano. È quanto ricostruito dai carabinieri del Nucleo operativo della compagnia dei carabinieri Roma Casilina che hanno individuato e sottoposto a fermo di indiziato di delitto, J.M.A classe 2001, di origini tunisine, con cittadinanza italiana acquisita di recente, ritenuto responsabile appunto dell'omicidio di Umberto Ranieri, in arte Nniet Brovdi, avvenuto a largo Preneste a Roma, lo scorso 17 marzo.

L'attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, caratterizzata dai pochi elementi indiziari acquisiti dalle testimonianze di alcuni presenti, si è basata principalmente: sulla analisi dei filmati di 30 telecamere di circuiti di videosorveglianza installati nei pressi del luogo in cui si è verificato l'evento e sui mezzi pubblici in transito negli orari compatibili con quello in cui si è verificato l'evento; sullo studio di oltre 70.000 record di telefonate e servizi messaggistica vari, registrati da diversi ponti ripetitori installati in diversi punti della Capitale; su una approfondita analisi di social media. Il complesso metodo investigativo adottato ha consentito di concentrare l'attenzione dei carabinieri della compagnia Casilina nei confronti di un gruppo di persone, formato dall'indagato, dalla fidanzata di origini kosovare e da un'amica di quest'ultima di origini romene. Il 18enne è considerato dai carabinieri l'autore materiale del pugno. L'arrestato, in attesa dell'udienza di convalida, è stato tradotto presso la casa circondariale di Roma Regina Coeli.

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