Coronavirus, i medici britannici: «Il governo ha mentito, non siamo pronti ad una eventuale epidemia»

Coronavirus, i medici britannici: «Il governo ha mentito, non siamo pronti ad una eventuale epidemia»
Coronavirus, i medici britannici: «Il governo ha mentito, non siamo pronti ad una eventuale epidemia»
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Giovedì 27 Febbraio 2020, 12:29 - Ultimo aggiornamento: 13:31
«Il nostro paese ha fatto tantissimi tamponi, ma non siamo pronti a fronteggiare una eventuale emergenza per il Coronavirus. Non abbiamo mezzi né personale e il governo sta mentendo sulle potenzialità del sistema sanitario nazionale». In Gran Bretagna l'allerta per il Covid-19 sta facendo molto discutere, specialmente dopo la denuncia di alcuni dirigenti medici e primari.

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Se finora l'azione dei vertici della sanità britannica era stata encomiabile, visto il rigido monitoraggio dei contagi attraverso migliaia di tamponi, ora i medici denunciano un comportamento scorretto da parte del governo presieduto da Boris Johnson e lanciano l'allarme: «Se dovesse esplodere una epidemia nel paese, non saremmo in grado di fronteggiare l'emergenza. Non ci sono abbastanza posti letto per la terapia intensiva e i medici sono pochi, potremmo essere costretti a dover scegliere chi ricoverare tra i pazienti contagiati dal Coronavirus e quelli che si trovano in rianimazione per altre patologie». Lo riporta l'Independent.

Diversi medici, in tutto il Regno Unito, hanno poi aggiunto: «Il governo ha mentito in maniera spudorata sulla preparazione del nostro sistema sanitario. Dal 2009, anno dell'influenza suina, esiste un protocollo rigido su come affrontare ogni pandemia ma i tempi sono cambiati da allora. Il protocollo dei "tre saggi", come viene chiamato, è efficace per affrontare ogni anno l'influenza stagionale, ma di fronte alla pandemia sarebbe assolutamente inutile e insensato, anche perché il sistema sanitario non è più quello di un decennio fa. Negli ultimi anni, un po' tutti i governi hanno fatto tagli drastici e scandalosi alla sanità e mancano posti letto per la terapia intensiva».

Altri medici, invece, hanno voluto sottolineare l'aspetto umano rispetto a quello professionale: «Di fatto, saremo costretti a decidere delle vite degli altri perché non abbiamo abbastanza risorse sotto ogni punto di vista, ma non è questa la missione della nostra professione. Il governo, anche tramite i media, ha ribadito che il sistema sanitario è ben preparato, ma non è la verità. Se dovesse esserci una pandemia, potremmo solo sperare che i contagi interessino persone sane e giovani, altrimenti sarebbe una vera e propria strage».

Di fronte alle allarmanti denunce dei medici, un portavoce del governo britannico ha risposto così: «Il Regno Unito è uno dei leader mondiali nel preparare e gestire emergenze sanitarie e il nostro approccio sarà sempre guidato dagli esperti medici. Siamo consapevoli delle difficoltà che potremmo incontrare di fronte a una pandemia globale, ma ci stiamo preparando per ogni eventualità grazie ad un team di esperti proprio perché la sanità pubblica è la nostra priorità».
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