Critica la moglie per la cena insipida
Lei lo uccide con 35 coltellate

Critica la moglie per la cena insipida Lei lo uccide con 35 coltellate
di Federica Macagnone
3 Minuti di Lettura
Lunedì 14 Gennaio 2019, 19:03 - Ultimo aggiornamento: 19:22
Una miscela infernale di frustrazione, rancore, odio: doveva esserci questo e tanto altro negli abissi della mente di Evgenia Davydkin, 31enne madre di una bimba di 4 anni, per portarla a uccidere di notte il marito addormentato con 35 coltellate, una più feroce dell'altra, davanti agli occhi di sua figlia. Una miscela esplosiva deflagrata per il più banale dei motivi: una critica sarcastica nei confronti della cena che lei aveva preparato con impegno per la famiglia e per una coppia di ospiti che avrebbero passato la notte nella loro casa di Penza, in Russia, a 700 km a sudest di Mosca.
 
«Erano tutti piatti insipidi: se tu mi amassi metteresti più sale nei cibi che cucini» le aveva detto dopo mangiato, davanti agli ospiti e con tono sferzante, il marito Slava Davydkin, pescatore 43 anni. In quel momento, mentre tutti ridevano, bevevano e il tasso alcolico saliva, Slava non poteva immaginare di aver acceso una miccia pericolosissima e che quella sarebbe stata l'ultima cena della sua vita, l'ultima offesa fatta a sua moglie che, in silenzio, ribolliva e si preparava a esplodere. Chiusa la serata e messa a letto la coppia di amici, tra i due è scoppiata una breve discussione, durante la quale Slava ha anche colpito la moglie, ma che sembrava essere terminata quando Slava è andato a letto. Evgenia ha aspettato che si addormentasse e a quel punto si è accanita su di lui con un coltello da pesca e con tutta la rabbia che aveva in corpo, senza fermarsi neanche quando ha visto che la loro figlioletta, allarmata per i rumori che sentiva, era accorsa in camera da letto ed era rimasta impietrita davanti a quella scena horror: 35 pugnalate, una dietro l'altra, sangue dappertutto, Slava che si dibatteva sempre più debolmente fino a restare immobile e senza vita.

Sfogata la sua rabbia folle, ultimata la sua "vendetta", Evgenia ha svegliato gli ospiti e ha chiesto loro di chiamare un'ambulanza, ma ormai era troppo tardi: i medici accorsi in casa non hanno potuto far altro che constatare il decesso di Slava, punito da una moglie che mai avrebbe immaginato capace di tanto. Evgenia non ha neanche tentato di difendersi: ha confessato immediatamente e lucidamente, spiegando che la molla che l'aveva spinta a uccidere era stata quella lite per le critiche alla sua "cena insipida" fatte da un marito che non perdeva occasione per provocarla. Le autorità le hanno per ora ordinato di restare a casa agli arresti domiciliari per occuparsi della figlia, traumatizzata da scene destinate probabilmente a perseguitarla per tutta la vita. Questa decisione è stata duramente criticata dall'opinione pubblica: la domanda che tutti si pongono è se davvero la decisione di lasciare la bambina con la donna che ha ucciso suo padre davanti a lei sia la migliore per la salute mentale della piccola. La bimba, tra l'altro, non è l'unica ad aver perso il papà: Slava era stato già sposato e aveva avuto una figlia che oggi ha 19 anni. E anche lei chiede giustizia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA