Trombati alle elezioni, cosa fanno ora?
Dalla Bindi a Razzi, la loro nuova vita

Trombati alle elezioni, cosa fanno ora? Dalla Bindi a Razzi, la loro nuova vita
Trombati alle elezioni, cosa fanno ora? Dalla Bindi a Razzi, la loro nuova vita
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Giovedì 17 Maggio 2018, 18:26 - Ultimo aggiornamento: 20:52

Non è facile riciclarsi quando si è stati tanto tempo in Parlamento e si diventa, all’improvviso, privati cittadini. Qualcuno continua a fare politica anche fuori da Montecitorio o Palazzo Madama, altri cercano di inventarsi qualcosa, ma il loro destino è unico: parliamo dei “trombati” alle ultime elezioni, che non avendo più una poltrona alla Camera o al Senato sono andati, chi più chi meno, in ‘crisi’ alle prese con la loro nuova vita.

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Il quotidiano La Verità ha elencato molti di loro, e la maggior parte ha visi conosciuti, voci che abbiamo sentito, volti che abbiamo visto tante volte in televisione. Vanno da sinistra al centro a destra. Superstar come Gianni Cuperlo, che ha rifiutato la candidatura, o come Carlo Giovanardi, ex Udc, o l’ex ministro Rosy Bindi.

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Qualcuno di loro, uscito dal Parlamento, ha avuto una “buonuscita” di diverse centinaia di migliaia di euro. Giovanardi, ad esempio, dopo 7 legislature ha intascato 315mila euro, e si è dedicato ai francobolli: curerà una mostra dedicata al primo francobollo stampato a Fiume nel 1918. Rosy Bindi, forte dei 252mila euro ricevuti, torna ai suoi studi in teologia, viaggia e assiste la mamma anziana. Poi Alfano (168mila euro di buonuscita), che fa l’avvocato e si dedica alla Fondazione De Gasperi.

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Ci sono anche i più giovani: ad esempio Nunzia De Girolamo, che non eletta a Bologna ha optato per l’esperienza televisiva, come inviata per Non è l’Arena di Giletti. In tv ci potrebbe finire anche Antonio Razzi, mentre Nicola Latorre, ex parlamentare pugliese, è passato al giornalismo, collaborando con il Messaggero, così come il grillino Di Battista, che scrive reportage per Il Fatto Quotidiano, giornale da anni vicino all’elettorato M5S.

Poi c’è Denis Verdini (168mila euro di buonuscita), assunto alla Tosinvest (Libero, Il Tempo) come responsabile del ramo editoriale; e Fabrizio Cicchitto, ex berlusconiano di ferro, che sta scrivendo un libro sulla storia di Forza Italia. Restando agli ex berlusconiani, non ancora chiaro è invece l’impegno attuale di Roberto Formigoni, mentre Giulio Tremonti, ex ministro dell’Economia, è tornato a lavorare nel suo studio da tributarista.

Si occupa invece di vino Massimo D’Alema, nella sua tenuta La Madeleine: dalla stessa parte politica Anna Finocchiaro, che da ex magistrato è tornata a lavorare, ma non come giudice, bensì con un incarico amministrativo al ministero della Giustizia. Insomma, per una porta che si chiude, spesso si aprono dei portoni, a volte dei portoncini.

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