Uccide moglie e figlio disabile. Poi toglie la vita ai padroni di casa e si spara: è grave

Uccide moglie e figlio disabile. Poi toglie la vita ai padroni di casa e si spara: è grave
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Domenica 11 Aprile 2021, 09:56

Strage nel Torinese. Ha sparato, e ucciso, la moglie, il figlio disabile e una coppia di anziani coniugi proprietari della loro abitazione. E, all'arrivo dei carabinieri, si è sparato, ferendosi in modo grave. Tragedia in un appartamento di Rivarolo Canavese (Torino), dove nella notte i carabinieri hanno scoperto quattro persone morte. L'uomo che ha sparato, uccidendole, è ora in gravi condizioni in ospedale a Torino. Sul posto stanno operando i carabinieri della Compagnia di Ivrea, che stanno cercando di stabilire il movente del gesto. La pistola era regolarmente detenuta.

 

I carabinieri hanno rinvenuto poco dopo le 3 le quattro persone morte, all'interno di una abitazione privata. Erano state colpite nelle ore precedenti con una pistola da un inquilino pensionato che, durante le fasi di accesso dei militari dal balcone dell'appartamento con l'ausilio dei vigili del fuoco, si è sparato ferendosi in modo grave. Le persone decedute sono appunto la moglie e un figlio disabile dell'omicida, nonché una coppia di anziani coniugi, proprietari dell'appartamento e domiciliati in un altro alloggio al piano di sopra del medesimo stabile.

Le vittime

Lotta tra la vita e la morte Renzo Tarabella, 83 anni. L'uomo si è sparato, ferendosi in modo grave, con la stessa pistola semiautomatica calibro 9x21detenuta in modo regolare usata per uccidere la moglie 79enne, Rosaria Valovatto, e il figlio Wilson, 51 anni. Uccisi anche i vicini, proprietari della loro casa secondo i primi accertamenti dei carabinieri, Osvaldo Dighera 74 anni, e la moglie Liliana Heidempergher, di 70. 

Le indagini

È accaduto al civico 46, nel centro della cittadina, poco più di 12 mila abitanti a mezz'ora d'auto da Torino.

I carabinieri stanno anche ascoltando vicini di casa e parenti per ricostruire quanto accaduto e delineare un movente. A dare l'allarme, secondo una prima ricostruzione, è stata la figlia dei proprietari di casa. La donna, che abita in un edificio di fronte ai genitori, non riuscendo a contattarli al telefono, è andata a suonare il campanello e, non trovandoli in casa, ha chiamato i carabinieri. Che fosse accaduto qualcosa al piano di sotto, nell'appartamento che la coppia affittava da tempo a due anziani coniugi con il figlio disabile, i militari l'hanno capito quando, dopo aver risposto al citofono, Tarabella ha smesso di parlare coi militari. L'uomo si è sparato alla testa con la stessa pistola usata prima per uccidere le quattro persone mentre i carabinieri entravano nell'alloggio dal balcone con l'ausilio dei vigili del fuoco. In prognosi riservata, è ora piantonato all'ospedale San Giovanni Bosco di Torino. 

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