Sfida estrema su Tik Tok: così l'influencer «istiga al suicidio». Il video choc di una 48enne

Sfida estrema su Tik Tok: così l'influencer «istiga al suicidio». Il video choc di una 48enne
Sfida estrema su Tik Tok: così l'influencer «istiga al suicidio». Il video choc di una 48enne
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Venerdì 29 Gennaio 2021, 14:50 - Ultimo aggiornamento: 14:54

Le macabre sfide sui social non sono soltanto un problema dei giovanissimi. Dopo i terribili casi degli ultimi giorni della piccola Antonella, morta a 10 anni a Palermo, e dell'altro bambino di 9 anni di Bari trovato impiccato nella sua cameretta forse per una tragica emulazione, ieri una influencer siciliana di 48 anni è stata denunciata per istigazione al suicidio. L'inchiesta, coordinata dalla procura di Firenze, nasce dall'attività di monitoraggio del web da parte della polizia postale.

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La 48enne, che abita a Lentini, in provincia di Siracusa, è titolare di un profilo su TikTok da oltre 731mila follower: è stata denunciata per un video che ritraeva una sfida tra lei e un uomo in cui si avvolgevano bocca e narici con nastro adesivo trasparente in modo tale da non poter respirare.

Un video - poi rimosso dal social - definito dagli agenti «estremamente pericoloso in quanto visibile a tutti gli utenti senza restrizioni, potendo costituire oggetto di emulazione da parte di minorenni, come purtroppo già accaduto nei recenti fatti di cronaca con sfide analoghe».

Quel video non era l'unico sul profilo della influencer: di sfide dello stesso tenore, la 48enne ne aveva postate parecchie, in tutto una ventina, per guadagnarsi popolarità e follower. Negli altri post mostrava come inalare la panna dal naso, come chiudersi le palpebre usando delle pinze o fingere di rompersi un braccio con delle pentole. E la protagonista delle sfide era sempre lei, non una ragazzina con poca dimestichezza o consapevolezza dei contenuti del suo profilo social, ma una donna navigata, che postava video proprio per aumentare i suoi seguaci. «Si parla tanto di genitori che devono essere da esempio, ma non possono esserlo se sono loro per primi a fare cose pericolose sul web. Per questo i ragazzi tendono a non vederli più come maestri di vita» ha commentato la dirigente della postale Toscana, Alessandra Belardini, che ha assicurato che i filmati «saranno rimossi».
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