Grazie all'elaborazione di dati satellitari, un gruppo dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) guidato da Christian Bignami è riuscito a calcolare il volume di roccia che si è spostato durante l'intera sequenza del terremoto dell'Italia centrale, iniziata nell'agosto 2016 e ancora in corso. «Abbiamo visto che il volume di roccia sceso è 7,5 volte maggiore di quello che si è spostato verso l'alto», spiega Bignami. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Scientific Reports
Ci sarebbe, quindi, una sorta di volume fantasma sotto la faglia del terremoto in Italia centrale che ha coinvolto nel 2016 ad Amatrice e Norcia: come una fisarmonica, potrebbe aver creato lo spazio per accogliere tutto il volume di roccia che si è abbassato durante la sequenza sismica. È l'ipotesi dei ricercatori dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) pubblicata sulla rivista Scientific Reports.
Bignami C. et al (2019) Volume unbalance on the 2016 Amatrice - Norcia (Central Italy) seismic sequence and insights on normal fault earthquake mechanism
Published 2019-03-12 Scientific Reports vol. 9 art. n. 4250https://t.co/zZYutkO29Y#earthquake #Norcia #Amatrice #seismic pic.twitter.com/QtVOhP89ok— geocappiello (@geocappiello) 13 marzo 2019
Un risultato che ha fatto sorgere la domanda su dove vada a finire questa massa di crosta in eccesso.