Per il tentato omicidio di loro figlio, che all'epoca dei fatti avevano solo due mesi, l'accusa ha chiesto una condanna complessiva pari a quasi 50 anni per una coppia. Oltre, ovviamente, alla perdita della patria potestà e ad un divieto di avvicinamento al minore per un lunghissimo periodo di tempo.
Il tentato omicidio
A processo è finita una coppia di coniugi: lui, V.C.B., e lei, J.C.V., la cui età non è stata rivelata.
Dopo le indagini, per la coppia era arrivato il rinvio a giudizio. Proprio per oggi è attesa la sentenza. I pm hanno chiesto ai giudici una condanna pari a quasi 50 anni per entrambi i genitori. La posizione del padre, però, è quella più grave: essendo considerato dall'accusa l'autore materiale del tentato omicidio, sono stati chiesti per lui almeno 27 anni di reclusione. A cui ne vanno aggiunti altri per i maltrattamenti, che secondo le indagini sarebbero avvenuti abitualmente e aggravati dalla stretta parentela tra la vittima e l'imputato. Inoltre, ai due genitori è già stata revocata la patria potestà, ma per loro è stato chiesto di corrispondere al figlio un risarcimento di 34mila euro, oltre ad un divieto di avvicinamento per i prossimi 37 anni.