Il “vecchietto del crimine”, malgrado l’età avanzata, vanta una buona dimestichezza con l’informatica. Ecco che, direttamente da casa, ha acquistato un biglietto aereo che dalla Calabria l’avrebbe portato a Parigi: a Milano Linate l’attendeva il volo per la capitale francese, meta finale della sua “fantasiosa” fuga. Infantino aveva pensato praticamente a tutto. Operato il check-in direttamente online (cosa non da tutti, visto il dato anagrafico), aveva afferrato una “24 ore” mettendoci dentro giusto ciò che a suo avviso era l’essenziale: pochi effetti personali, alcuni farmaci e un formaggio, sì, una forma di cacio, evidentemente per lui indispensabile benché stesse scappando.
Aveva pensato, il “nonnetto” pregiudicato, pure al modo migliore per dribblare le “attenzioni” delle forze dell’ordine: giunto in autobus all’Aeroporto dello Stretto di Reggio Calabria non era entrato dal normale ingresso, normalmente più vigilato, ma forzando le porte dell’uscita. Il gesto, tuttavia, ieri pomeriggio non è sfuggito ai carabinieri della stazione Reggio Calabria-Aeroporto che, dopo sommari controlli, verificata l’evasione dai domiciliari cui era sottoposto, l’hanno arrestato in flagranza di reato. Vista l’età, però, niente penitenziario per l’ingegnoso ultranovantenne, ma nuovamente direzione arresti domiciliari.