Tassista molestato da un passeggero: voleva violentarlo. Preso un 40enne

L’uomo ha aggredito l’autista dentro l’auto toccandolo nelle parti intime e poi pretendendo un rapporto sessuale

Roma, tassista molestato da un passeggero: voleva violentarlo. Preso un brasiliano
Roma, tassista molestato da un passeggero: voleva violentarlo. Preso un brasiliano
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Sabato 3 Dicembre 2022, 11:41 - Ultimo aggiornamento: 11:48

Ha cercato di violentare il tassista che lo stava riaccompagnando a casa. E così da passeggero si è trasformato in un maniaco. La violenza sessuale si è consumata mercoledì pomeriggio sulla via Tiburtina.

Tassista molestato da un passeggero

Un tassista di 50 anni stava portando un cliente quando quest’ultimo ad un certo punto ha iniziato a spogliarlo, palpeggiandolo. L’uomo al volante ha prontamente reagito togliendosi di dosso le mani del maniaco. Fortuna per l’autista che in quel momento passava di lì una voltante del IV Distretto che è stata attirata dalle urla di due uomini che stavano litigando a bordo di un taxi. Intervenuti sul posto hanno accertato che il 40 enne, in evidente stato di alterazione alcoolica, seduto davanti al posto del passeggero, avrebbe iniziato prima con delle avances e poi avrebbe cercato di sbottonare i pantaloni al tassista, pretendendo un rapporto sessuale con lo stesso. Al rifiuto di quest’ultimo, lo avrebbe aggredito graffiandolo al petto. Non contento l’uomo ha picchiato anche gli agenti che alla fine sono riusciti ad ammanettarlo. E così ora il sudamericano deve rispondere anche a lesioni a pubblico ufficiale oltre a violenza sessuale.

L'INTERVENTO
Ad intervenire sono stati gli agenti del commissariato San Basilio. Al commissariato è andato anche il tassista che è stato ascoltato in qualità di vittima: «Ero in macchina stavo guidando in mezzo al traffico, all’altezza del carcere di Rebibbia, quando all’improvviso mi sono sentito toccare le parti intime dal cliente che stavo trasportando. All’inizio sono rimasto basito, poi quel tipo continuava di nuovo a molestare. Ho frenato e ho cercato di farmi levare le mani da dosso. Mi sono messo paura, e il cubano non smetteva di molestarmi.

Alla fine c’è stato un corpo a corpo. Gli ho dovuto anche menare. Per fortuna che passava un’auto della polizia. Una vera salvezza. Quel tipo ha picchiato anche i poliziotti che, comunque, sono riusciti a bloccarlo». Il molestatore, invece, al commissariato, non ha detto nulla. Chiuso in un totale riserbo. Ma ci sono le dichiarazione da parte del guidatore del taxi ed anche quelle della polizia che sono schiaccianti per quanto riguarda la violenza del cubano.


IL RACCONTO
«Ho preso quel tizio - ha detto la vittima alla polizia - vicino la stazione Tiburtina. Mi è sembrato educato. Insomma un tipo tranquillo. Mi ha detto di portarlo in zona San Basilio. Io sono partito sicuro che fosse una corsa come tante altre. Invece, su via Tiburtina, c’era traffico. Stavamo fermi vicino il carcere di Rebibbia, quando ha iniziato ed ha cercato di andare sul sedile davanti. Poi ha iniziato a toccarmi le parti intime. E ha anche cercato di sbottonarmi i pantaloni. Sono caduto nel panico ed ho cercato di reagire anche se non è stato facile. Poi ho visto la volante della polizia che è intervenuta in mio favore, arrestando il maniaco brasiliano che non si è arreso subito ma ha iniziato a picchiare gli agenti. Tre poliziotti sono riusciti a bloccarlo anche se con fatica. Il molestatore ha presi a calci e pugni gli agenti». Il 40 enne è risultato incensurato. Pare che abbia pure il permesso di soggiorno. Lo straniero è andato a il processo per Direttissima al Tribunale Clodio. Lui ha cercato di difendersi dalle accuse, ha cercato di dichiararsi innocente. Ma le testimonianze sono state schiaccianti. Il giudice ha stabilito che le accuse sono giuste e che, quindi, deve rispondere, della violenza sessuale e delle lesioni agli agenti. Per lui è scattato un procedimento penale e rischia il carcere. 
 

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