Tabaccaio uccide ladro moldavo: «Ha
sparato dal balcone, forse ha mentito»

Tabaccaio uccide ladro moldavo: «Ha sparato dal balcone, forse ha mentito». Dall'autopsia ancora misteri
Tabaccaio uccide ladro moldavo: «Ha sparato dal balcone, forse ha mentito». Dall'autopsia ancora misteri
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Martedì 11 Giugno 2019, 15:57 - Ultimo aggiornamento: 16:16
PAVONE CANAVESE - Il moldavo Ion Stavila, 24 anni, ucciso nella notte tra giovedì e venerdì a Pavone Canavese, ha perso la vita per un colpo dall'alto, probabilmente sparato dal balcone di casa, che lo ha colpito al cuore. È quanto emerge dall'autopsia sulla morte del moldavo ucciso dal tabaccaio Franco Iachi Bonvin, nel corso di un furto nella tabaccheria di quest'ultimo. Il colpo lo ha raggiunto alle spalle. L'autopsia è stata eseguita questa mattina a Strambino dal medico legale Roberto Testi.


Quanto accertato dall'autopsia non combacia dunque con la ricostruzione del tabaccaio, che aveva detto di essere sceso in cortile durante il furto e di aver sparato dopo una colluttazione con i ladri. La ferita sul petto del moldavo, hanno accertato i medici, non è il foro di ingresso, ma quello d'uscita del proiettile. Il ladro sarebbe stato quindi colpito mentre si trovava sul marciapiede, dove è stato trovato già morto dalla polizia.



Il tabaccaio, che nel primo interrogatorio in procura si è avvalso della facoltà di non rispondere, è indagato per eccesso colposo di difesa. Nei prossimi giorni sarà di nuovo ascoltato dal procuratore di Ivrea, Giuseppe Ferrando. Per questa sera, intanto, i commercianti hanno organizzato una fiaccolata di solidarietà con il tabaccaio. La procura, intanto, ha dato il nulla osta ai funerali. 



Il colpo avrebbe raggiunto il giovane alla parte destra del cuore, fatto che consente al ferito, una volta colpito, di compiere alcuni passi prima di accasciarsi al suolo. Questo spiegherebbe, quindi, il perché il giovane é stato trovato in strada a pochi passi dalla tabaccheria.  Quanto alla traiettoria del colpo sparato dal tabaccaio, sono in corso verifiche per le quali, tra gli elementi importanti, ci sono la posizione del foto di entrata e uscita del proiettile e la posizione in cui è stato trovato il corpo a terra.



IL PROCURATORE: DOBBIAMO ANCORA TROVARE I PROIETTILI «Dobbiamo ancora confrontare l'esito dell'autopsia con la perizia balistica. E, soprattutto, dobbiamo trovare ancora i proiettili», ha detto, invitando alla prudenza, il procuratore di Ivrea, Giuseppe Ferrando. «L'autopsia - ha spiegato il magistrato ai microfoni del Tg3 Piemonte - ha accertato che l'uomo è stato colpito da un unico colpo trapassante al cuore, dal lato destro. Non sappiamo ancora quale sia il foro di ingresso e quello di uscita del proiettile».



Nella pistola, un Revolver 357, sono stati trovati sette bossoli, ma dei proiettili per ora non si è trovata traccia.
Il procuratore si esprime con prudenza anche per quanto riguarda il luogo in cui il moldavo è stato attinto dal proiettile. «È possibile - dice - che non sia crollato sul posto, quando è stato colpito, ma abbia fatto ancora alcuni passi». Il tabaccaio, Franco Iachi Bonvin, è indagato per eccesso di difesa colposo.
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