Gratta e Vinci rubato, il tabaccaio dopo la fuga: «Il ticket è mio, l'ho depositato in banca»

Gratta e Vinci rubato, il tabaccaio fermato a Fiumicino, biglietto depositato: licenza sospesa
Gratta e Vinci rubato, il tabaccaio fermato a Fiumicino, biglietto depositato: licenza sospesa
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Domenica 5 Settembre 2021, 12:14 - Ultimo aggiornamento: 6 Settembre, 13:46

«Il gratta e vinci è mio. La signora mente». Il tabaccaio 57enne accusato da una cliente del furto del ticket da mezzo milione di euro alza la posta in palio e contro denuncia la signora per calunnia. Il biglietto da 500mila euro sarebbe invece custodito in una banca a Latina. Istituto di credito in cui il 57enne lo ha depositato venerdì contestualmente all’apertura di un conto corrente. Qui avrebbe voluto che venissero versati i soldi della vincita. Stamattina polizia e carabinieri busseranno alla porta della filiale indicata dall’uomo per verificare se ciò che ha detto corrisponde effettivamente al vero. Intanto il commerciante napoletano è un uomo libero e ieri non è potuto imbarcarsi dall’aeroporto di Fiumicino, alla volta di Fuerteventura, una delle isole Canarie, solo per i controlli accurati della polizia di frontiera, la Polaria. Gli agenti erano impegnati nella ricerca del biglietto conteso e nel frattempo il volo è decollato. Il tabaccaio è denunciato a piede libero, perciò, ad oggi può muoversi per l’Italia e il resto dell’Europa come meglio crede.

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Il quartiere a Napoli

Intanto il quartiere di Materdei a Napoli è diviso. Da un lato ci sono coloro schierati - senza se e senza ma - con la fortunata-sfortunata vincitrice invocando l’immediata erogazione del premio e dall’altro i più prudenti, quelli che attendono con trepidazione l’esito delle indagini prima di esprimere un giudizio. Di sicuro è che da tre giorni nella zona non si parla d’altro. Ed è già scattata la corsa al lotto: sono in tanti che si sono recati a giocare proprio nella tabaccheria finita al centro della vicenda.

I numeri più gettonati, per tentare la fortuna con un ambo secco, sono 46 e 72, che nella smorfia indicano appunto il denaro e lo stupore. Ma c’è chi aggiunge un terzo numero, come l’89 (quello che indica la persona anziana) per centrare un terno secco; insomma la vincita che ti può far svoltare.

 

La storia, insomma, sembra sempre più quella di un film, dove si spera che il secondo tempo chiarisca gli elementi meno plausibili. Il tabaccaio, anzi ex - aveva trasferito la licenza alla moglie - non potendo non immaginare che i Monopoli avrebbero bloccato il gratta e vinci rubato, impedendone la riscossione, né che dopo la rocambolesca fuga il suo nome sarebbe finito nelle black list degli aeroporti. Forse è stato più forte il miraggio della fuga verso una nuova vita, ma solo lui potrà spiegare i propri impulsi, tornando: ed è quanto si augura l’anziana acquirente del biglietto che vive ore d’angoscia vedendo sempre più allontanarsi la possibilità della ricchezza assaporata per un attimo.

La dinamica

Quando è avvenuto il fatto era all’interno del locale, dove era solito trattenersi dopo aver preso le sigarette. L’anziana donna avrebbe mostrato il biglietto al commesso che ha verificato che il ticket era tra quelli fortunati. Ma sul sistema informatico sarebbe comparsa la scritta «Vincita non erogabile», come avviene quando il premio è oltre i limiti che i punti vendita possono pagare. Quindi il giovane avrebbe chiesto cosa fare al 57enne, che afferrato il biglietto è scappato via. Coloro che lavorano all’interno della tabaccheria si dicono affranti. Ai giornalisti sussurrano solo poche parole: «Per favore non ci chiedete altro. Sappiamo quello che sapete voi». L’unica certezza è che da tre giorni il 57enne non è stato più visto nelle strade del quartiere. La pensionata 69enne si rivolgerà con ogni probabilità ad un avvocato che ne tuteli gli interessi, in quella che, spenti i riflettori della cronaca, diventerà probabilmente un’intricata vicenda legale per stabilire se e come vada pagata la vincita. 

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