Positivi durante il viaggio dopo la maturità, 15 studenti veneti bloccati in Grecia. Le famiglie: «Da autorità nessuna indicazione»

Positivi durante il viaggio dopo la maturità, 15 studenti veneti bloccati in Grecia. Le famiglie: «Da autorità nessuna indicazione»
Positivi durante il viaggio dopo la maturità, 15 studenti veneti bloccati in Grecia. Le famiglie: «Da autorità nessuna indicazione»
di Raffaella Vittadello
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Giovedì 15 Luglio 2021, 10:33 - Ultimo aggiornamento: 20:45

VENEZIA - Avrebbero dovuto far ritorno in aereo ieri sera al Marco Polo di Tessera e avrebbero raccontato di persona ad amici e familiari di quella prima vacanza da soli, senza genitori, a coronamento di una maturità in alcuni casi da centini. Invece una quindicina di diciottenni veneziani è bloccata all'isola di Ios, in Grecia, perché alcuni sono risultati positivi al Coronavirus. E non hanno informazioni su come riuscire a tornare indietro e con che tempi.

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Positivi durante il viaggio post-maturità, 15 studenti bloccati in Grecia

La gita era iniziata venerdì 2 luglio, per questo gruppo di neomaggiorenni della Venezia insulare reduci, con brillanti risultati, dagli esami di maturità.

E proprio come premio avevano organizzato il viaggio in Grecia nei minimi dettagli, segno di affrancamento e di indipendenza dalle famiglie. Avevano cercato e prenotato online degli appartamenti, poco distanti dalla sabbia bianchissima della nota spiaggia dell'arcipelago delle Cicladi, che si affaccia sul mar Egeo. Tanto entusiasmo e tanta voglia di recuperare quella normalità perduta, grazie all'amicizia cementata da cinque anni sui banchi di scuola, messa alla prova bruscamente dalla pandemia e dalla didattica a distanza degli ultimi due inverni.

 


LA VACCINAZIONE
Il tutto con le dovute precauzioni, che per questi ragazzi sono diventate ormai una consuetudine. Tanto che alcuni di loro avevano anche accettato di buon grado di sottoporsi alla vaccinazione, proprio per ottenere il prezioso lasciapassare verso la libertà. E così quando la settimana scorsa una delle ragazze ha accusato un po' di malessere, con qualche linea di febbre, avevano inizialmente dato la colpa a uno sbalzo di temperatura, acuito dal vento che soffia sulla spiaggia, condito dalla stanchezza di ritmi più intensi del solito. Ma si erano subito organizzati per sottoporsi tutti al tampone come da prassi. Ed è emersa la sconcertante sorpresa: cinque di loro, alcuni dei quali già vaccinati, sono risultati positivi al Coronavirus. Fortunatamente stanno tutti bene, a parte lievissimi sintomi, e hanno rassicurato i genitori attraverso la chat whatsapp che ha unito anche le famiglie nell'avventura.


LE FAMIGLIE
Ma hanno dovuto fare tutto da soli, perchè le autorità sanitarie greche non hanno loro fornito alcuna indicazione sul proseguimento forzato della vacanza. Chi infatti aveva l'esito negativo del tampone, infatti, sarebbe potuto tornare indisturbato, pur essendo stato a stretto contatto con un positivo nei giorni precedenti. Ma per senso di responsabilità - e per evitare sorprese al momento di salire in aereo - i ragazzi hanno deciso di rimanere tutti lì, in un altro appartamento, e hanno riorganizzato le camere tra positivi e non. «Non sappiamo quando potranno rientrare a Venezia - racconta una mamma - ci conforta sapere che i ragazzi stanno bene, meno il fatto che non abbiano indicazioni su come regolarsi. Non c'è nessun controllo da parte delle autorità sanitarie locali, potrebbero teoricamente uscire a far la spesa e nessuno interverrebbe. Ma sono estremamente responsabili e non lo fanno perchè si sono autoimposti l'isolamento. C'è anche il lato economico della vicenda: a Ios non ci sono Covid Hospital, teoricamente dovrebbe essere lo Stato a farsi carico della spesa aggiuntiva per la permanenza forzata, dettato da ragioni di tutela della salute pubblica. Intanto dovremo pagare noi, poi si vedrà». Una situazione che ricalca quanto accaduto nei giorni scorsi con un gruppo di italiani bloccato a Malta, in questo caso con assistenza inadeguata, su cui è stato chiesto l'intervento del ministro degli Esteri Luigi Di Maio. O l'episodio dei 300 studenti prigionieri a Dubai in quarantena.

 

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