Studente dell'Erasmus falciato a Parigi: caccia all'auto pirata con le telecamere

Studente dell'Erasmus falciato a Parigi: caccia all'auto pirata con le telecamere
Studente dell'Erasmus falciato a Parigi: caccia all'auto pirata con le telecamere
di Giuseppe Ritucci
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Sabato 11 Giugno 2022, 11:12

È un sentimento di cordoglio diffuso quello provato in città per la morte di Luigi Villamagna, 23enne studente vastese falciato da un'auto pirata a Parigi, dove si trovava per uno scambio Erasmus. La polizia nazionale francese sta portando avanti le indagini per ricostruire quanto accaduto poco prima delle 23 di martedì 7 giugno in rue Albert-Dahlenne a Saint-Ouen.

Il quotidiano transalpino Le Parisien riporta che Villamagna, che faceva da solo ritorno a casa, è stato colpito e poi investito mentre attraversava sulle strisce pedonali. Secondo l'articolo, a firma della cronista Nathalie Revenue, l'automobilista non può non essersi accorto di aver investito una persona ma, nonostante ciò, ha continuato la sua corsa senza chiamare i soccorsi. Inutile la corsa in ospedale, dove il 23enne è deceduto dopo il suo arrivo. La polizia ha ascoltato alcuni testimoni e si cerca aiuto anche nelle immagini delle telecamere, per poter risalire al conducente. C'è l'attesa, in queste ore, di conoscere la data dei funerali per poter dare a Luigi l'ultimo saluto.

Tra i tanti messaggi di cordoglio rivolti ai familiari, in particolar modo a mamma Rita, papà Nicola e la sorella Giulia, c'è quello dell'arcivescovo di Chieti-Vasto. «Luigi era a Parigi per approfondire le sue conoscenze e così prepararsi meglio al suo futuro servizio rivolto specialmente ai giovani - scrive monsignor Bruno Forte - La sua morte lascia sgomenti. Mi unisco nella preghiera ai suoi cari e chiedo al Signore di accogliere nell'abbraccio del suo amore infinito questo giovane pieno di speranze e di passione per la ricerca della verità». Antonello Ciccozzi, suo professore all'Aquila, dove Luigi aveva conseguito la laurea in Filosofia, lo ricorda come un giovane appassionato. «Era uno studente brillante, un ragazzo con la vita davanti. Due anni fa aveva superato l'esame di antropologia a pieni voti (e solo dopo la prova mi aveva chiesto l'amicizia su facebook). Uno di quegli esami che, dall'altro lato della cattedra, rimani soddisfatto e pensi che quello che fai ha senso». E proprio la voglia di accrescere le sue conoscenze, caratteristica rilevata in tutto il suo percorso scolastico, ha portato Luigi Villamagna a Parigi, per approfondire i suoi studi in Scienze storiche e orientalistiche, materia in cui si sarebbe presto laureato se il destino non avesse riservato per lui un tragico epilogo.
 

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