«Staminali iniettate negli occhi per guarire»
Ma tre donne perdono la vista

«Staminali iniettate negli occhi per guarire» Ma tre donne perdono la vista
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Giovedì 16 Marzo 2017, 15:35 - Ultimo aggiornamento: 18:55
Dopo essersi sottoposte ad iniezioni di cellule staminali negli occhi in una clinica della Florida, tre donne hanno subito danni gravi e permanenti alla vista. A segnalare il caso sul New England Journal of Medicine sono i medici che le hanno avute in cura dopo queste complicazioni. Una delle pazienti, di 72 anni, è rimasta completamente cieca, mentre le altre due, di 78 e 88 anni, hanno perso gran parte della vista. Prima della terapia, avevano tutte un indebolimento della vista, ma potevano vedere abbastanza da guidare.

Le donne soffrivano di generazione maculare, una malattia che porta alla perdita progressiva della vista, e hanno pagato 5mila dollari ciascuna per avere le iniezioni di staminali nel 2015, pubblicizzate online come prive di rischi. Nella clinica, con la liposuzione gli hanno aspirato il grasso dalla pancia, da cui hanno estratto le staminali che poi gli sono state iniettate negli occhi.

Le pazienti avevano scoperto la clinica perché aveva pubblicato uno studio sul sito clinicaltrials.gov, gestito dal National Institutes of Health, e pensavano di partecipare ad una sperimentazione clinica approvata dal governo.
Ma lo studio non c'è mai stato, né ha mai ricevuto l'ok governativo. In effetti le sperimentazioni cliniche non hanno bisogno dell'approvazione del governo Usa per essere pubblicate su questo sito. Tuttavia, avvertono gli esperti, il dover pagare un prezzo per partecipare a uno studio dovrebbe essere un campanello d'allarme per i pazienti. Inoltre, segnala il rapporto, non sono stati seguiti i requisiti minimi di una sperimentazione: sono stati trattati entrambi gli occhi insieme, quando in questi casi si procede con uno solo, per vedere se ci sono complicazioni. Non ci sono stati inoltre di laboratorio precedenti, né il confronto con altri pazienti trattati. Thomas Albini, il medico che ha seguito le pazienti per le complicazioni, ha allertato la Food and Drug Administration (Fda), che ha avviato un'indagine.
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