Gps nell'auto e programma nascosto
per spiare tutti gli sms dell'ex moglie

Gps nell'auto e programma nascosto per spiare tutti gli sms dell'ex moglie
di Denis Barea
3 Minuti di Lettura
Venerdì 19 Ottobre 2018, 10:54 - Ultimo aggiornamento: 11:45
VILLORBA - L'orecchio della gelosia ode tutte le cose, spiegano i libri apocrifi del Vecchio Testamento, ma per essere proprio sicuro di non perdersi nulla della propria ex, nei cui confronti la gelosia si mescolava con il rancore per la rottura del rapporto, ha pensato che fosse il caso di farsi dare un aiutino dalla tecnologia. E siccome con quelle cose ci saprebbe fare e parecchio, ha piazzato un localizzatore gps nell'auto della moglie da cui si era legalmente separato, e un programmino nascosto dentro al telefonino per spiarle a distanza tutti gli sms
Il bisogno ossessivo di questo 50enne residente a Villorba di controllare la vita della ex non era solo curiosità ma doveva funzionare come deterrente, un freno da imporre alla donna che, messasi alle spalle il matrimonio andato male, probabilmente voleva voltare pagina e rifarsi una vita. E così, oltre a minacciarla, le diceva pure che la stava controllando. 
 
MOLESTOUn vortice, quello innescato dalle dinamiche di questa coppia scoppiata, che ha inghiottito l'uomo facendolo precipitare a processo per stalking. La vicenda ha inizio nel 2010 dopo la separazione ed è andata avanti per alcuni anni. Lo schema quello classico: durante il giorno il 50enne tempesta di telefonate la ex, alla sera arrivano anche i messaggini telefonici. E quando non ci sono risposte ripartivano le chiamate al cellulare di lei, anche in piena notte. «Sappi che ti controllo» le avrebbe detto in più di una occasione. E per rendere più convincente l'avvertimento oltre alla valanga di chiamate e la piena di sms avrebbe iniziato a pedinarla e ad appostarsi, sia davanti all'abitazione che dalle parti del posto di lavoro. Un vero e proprio inferno, come accade spesso, che ha trasformato l'esistenza della ex moglie in un incubo. Tanto che ad un certo punto, minaccia dopo minaccia, la donna avrebbe persino deciso di lasciare la casa in cui abitava non sentendosi più al sicuro. Fin qui un caso classico di stalking, persino scolastico. Se non fosse che il 50enne è anche uno che con la tecnologia se la cava piuttosto bene. Quindi, per dare alla ex la prova che in effetti non bleffava quando le diceva che la stava controllando, avrebbe deciso fare l'upgrade alle molestie, affidandosi alla tecnologia.
MEZZI ILLECITISecondo la ricostruzione della Procura l'uomo sarebbe riuscito a intrufolarsi dentro all'auto di lei, installando un dispositivo di localizzazione gps in maniera tale da poter tracciare tutti i suoi spostamenti, o almeno quelli che avvenivano in auto. E' poi emerso anche che il 50enne sarebbe riuscito a installare un software per controllare il telefono della ex, in particolare leggere i messaggi sms e quelli inviati e ricevuti attraverso le chat che si usano con il cellulare. Esasperata dalla situazione ad un certo punto la controllata ha deciso di rivolgersi all'autorità giudiziaria, presentando denuncia. E nel processo a carico dell'ex marito ha deciso di costituirsi parte civile, assistita dall'avvocato Stefano Pietrobon del Foro di Treviso. 
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA