Molte banconote da 50 euro nel vestito donato alla parrocchia, arrivano in dieci: «È mio»

Centinaia di euro e tanti millantatori, il caso a Monselice (Padova): ecco cosa è successo

Molte banconote da 50 euro nel vestito donato alla parrocchia, arrivano in dieci: «È mio»
Molte banconote da 50 euro nel vestito donato alla parrocchia, arrivano in dieci: «È mio»
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Domenica 21 Maggio 2023, 14:02

MONSELICE - Voleva donare dei vestiti usati, ma nella tasca di un abito c’erano banconote per centinaia di euro. Mentre il parroco don Damiano è a caccia della proprietaria di quei soldi, si sono presentati in canonica almeno una decina di millantatori. La vicenda è accaduta a Monselice, alla parrocchia del Redentore. In questa vivace realtà cittadina sono attive da anni diverse iniziative di beneficenza, tra cui “l’Armadio del fratello”: chi ha dei capi di vestiario vecchi o non utilizzati, purché in buono stato, può portarli direttamente al centro parrocchiale. Dopo averli catalogati per taglia e categoria, i volontari li donano a chi ne ha bisogno. Così aveva fatto una signora del posto, che una decina di giorni fa aveva messo in una sporta alcuni vestiti e li aveva portati all’Armadio. Giusto il tempo di depositarli, salutare e riprendere la via di casa.

LA SORPRESA

La sorpresa è arrivata poco dopo, quando i volontari stavano sistemando i capi per la catalogazione: all’interno di una tasca c’erano molte banconote da 50 euro, che sommate davano un importo ragguardevole. «Non era certo la mancia per il nipotino - spiega don Damiano Santiglia - Mi sono a lungo interrogato se si trattasse di una dimenticanza o di un atto volontario, ma propendo per la prima ipotesi. Non è consueto fare donazioni in questo modo».

È probabile che i soldi siano stati messi dentro la tasca da qualcuno, forse un anziano, che utilizzava quel vestito come salvadanaio.

In genere, i parrocchiani che frequentano la chiesa si conoscono tutti: se l’incauta benefattrice fosse stata nota, tutto si sarebbe risolto con un colpo di telefono. Ma stavolta il caso è più complicato: chi si è rapportato con la donna ha ben presente il suo volto, ma non ne conosce l’identità. Probabilmente si tratta di una persona che non abita in parrocchia e frequenta l’Armadio occasionalmente. Trattandosi di una somma importante, don Damiano ha deciso di affidare la ricerca ai social, pubblicando un messaggio nei vari gruppi cittadini e della zona: «Cara signora, dentro qualche tasca hai dimenticato un po’ di soldi. Contatta la nostra parrocchia e te li restituiremo».

L’APPELLO NEI SOCIAL

L’appello del sacerdote ha subito scatenato un tam tam di passaparola e le telefonate in canonica si sono moltiplicate. Oltre dieci persone si sono anche presentate in parrocchia, asserendo che quel denaro gli appartenesse. «Alcuni erano assolutamente in buona fede e volevano solo fugare ogni dubbio - prosegue don Damiano - Altri invece sono venuti con l’intento di riscuotere la somma. In questa fase, noi della parrocchia siamo molto prudenti e non forniamo troppi dettagli sull’accaduto. In base alle domande che pongo, capisco subito le reali intenzioni di chi viene in ufficio».

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