Il primo consiglio per tutti i bambini è quello di «fermarsi e pensare» ogni volta che stanno per condividere le informazioni personali sul web e soprattutto sui social network. Sarebbe inoltre utile per loro limitare o comunque diminuire il tempo passato sul web, leggere termini e condizioni delle applicazioni che usano e rivolgersi ad un adulto se credono che i propri dati siano stati usati in maniera fraudolenta.
L'appello si estende anche ai genitori, che dovrebbero evitare di postare informazioni sensibili online, ad esempio "taggando" il figlio in una foto del compleanno che rivelerebbe non solo la data, ma anche l'indirizzo di casa; si consiglia inoltre di cambiare spesso le password, utilizzare solo gadget originali e non dei falsi, che potrebbero essere meno sicuri, aggiornare sempre i programmi di sicurezza e rivolgersi alle organizzazioni deputate in caso di dubbi sulla sicurezza.
A condividere le informazioni, si ricorda infine nel documento, non sono solo i genitori e i bambini stessi, ma anche i giocattoli smart, gli assistenti personali e tutti i dispositivi che in qualche modo tracciano la vita, come gli smartwatch.
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