RIMINI - Chiuderà i suoi ristoranti per «dare un segnale forte contro il caro bollette». La protesta, nella serata di oggi, sarà Simone Angeli titolare di "Chi burdlaz" e del "Pesce innamorato". Le sue bollette parlano chiaro: in due mesi si è visto raddoppiare la spesa per l'elettricità. «Una mazzata - ha spiegato il ristoratore - Negli anni scorsi la bolletta si aggirava sui 7mila euro, le ultime sono arrivate a quasi 14mila euro al mese. Se, a questo, ci aggiungiamo anche l'aumento delle materie prime è evidente come il settore sia al limite.
La protesta
Da qui l'idea di protestare: locali spenti senza clienti. «Una forma di protesta estrema perchè, in tanti anni di attività, siamo rimasti sempre aperti. Anche durante la pandemia, per tirare avanti, abbiamo fatto l'asporto. Adesso questa è la mazzata finale. Come imprenditori siamo stati lasciati soli: questa mazzata è peggio del Coronavirus. Aumentare i prezzi? No, sono già al limite. Un altro aumento ci farebbe finire fuori mercato. Rischiamo la chiusura e saremo costretti a licenziare i dipendenti con una reazione a catena che danneggerà tutta l'economia».