Sigaretta elettronica usa e getta, è boom. Lo pneumologo: «I sali di nicotina provocano 4 volte più dipendenza»

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«La sigaretta elettronica usa e getta emette meno sostanze cancerogene rispetto a quella tradizionale, ma contiene sali di nicotina, in grado di dare 4 volte più dipendenza». Il professore Roberto Boffi, responsabile della Pneumologia e direttore del Centro antifumo dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano spiega così il boom di nuovi dispositivi pod mod tra gli adolescenti. 

Sigarette elettroniche, centinaia di gusti e facile reperibilità

Dal gusto kiwi fino a quello cola: la vasta gamma di aromi a disposizione e la facile reperibilità in tabaccheria, rendono le sigarette elettroniche usa e getta una facile tentazione per gli svapatori, troppo spesso non consapevoli di quali siano i loro componenti. Parliamo di un segmento che, secondo i dati del Ministero della Salute, corrisponde al 2,7% della popolazione italiana.

A questi si aggiunge un'ampia fetta di neo-fumatori, per lo più giovani, che proprio attraverso la sigaretta elettronica entra nel meccanismo della dipendenza. «Gli adolescenti - mette in guardia Boffi - non hanno percezione della pericolosità dei potenziali danni infiammatori, cardiovascolari e forse cancerogeni di questi dispositivi».

Senza dimenticare il potenziale impatto ecologico di un prodotto usa e getta dal ciclo di vita breve: «Queste nuove sigarette elettroniche si avvicinano sempre più alle sigarette tradizionali sia nella capacità di generare dipendenza sia nella capacità inquinante», conclude il vicepresidente della Società Italiana di Tabbacologia.